Un patto scientifico per la mano cibernetica

“Intesa fra Weizmann Institute, Campus Bio-Medico e Fondazione per le Bioscienze. Oltre alla «protesi elettronica», sono allo studio altri tre progetti da un milione di euro l'uno”. Articolo pubblicato su Il Corriere della Sera del 21 dicembre 2004.

È una triplice intesa in favore della ricerca scientifica, l'accordo fra il Weizmann Institute France Europe of Science, l'Università Campus Bio-Medico (Opus Dei) e la Fondazione per le Bioscienze (una Onlus). Il patto a tre è stato siglato ieri mattina a Palazzo De Carolis, nella sede del Gruppo Bancario Capitalia, presentato da Giancarlo Ella Valori, presidente di Confindustria Lazio e della Fondazione per le Bio-scienze. Presenti, fra gli altri, Francesco Cossiga, presidente emerito della Repubblica e Massimo Vari, vice presidente emerito della Corte Costituzionale.

Gli obiettivi di questa intesa tra un centro di eccellenza nel campo della ricerca internazionale (il Weizmann), una università privata (il Campus Biomedico) e una fondazione che promuove la ricerca (Fondazione per le Bio-scienze) sono stati ricordati nel corso della conferenza stampa di presentazione a cui erano presenti anche Paolo Arulani, presidente del Campus Bio-medico, Francos Gros e Robert Parienti, ossia il co-presidente e il delegato generale del Weizmann Institute France Europe of Science).

Ecco i quattro progetti (da un milione di euro ciascuno) e che dovrebbero concludersi entro due - tre anni: la messa a punto di una terapia dell'ulcera corneale, la ricerca di un vaccino per il diabete di "tipo 1", un antidoto all' Alzheimer e infine la realizzazione di una mano cibernetica. Obiettivo affascinante ma non fantasioso, assicura il preside della facoltà di ingegneria biomedica del Campus, Saverio Cristina: "Il collegamento mediante elettrodi tra cervello e la protesi di una mano è già possibile. Praticamente occorre solo sperimentarlo. Potrebbe essere questione di un anno, con un piccolo punto interrogativo".

Ma la vera mano in favore della ricerca medico scientifica scaturirà dalle sinergie tra i tre colossi. L'alleanza infatti dovrebbe fondere e rimescolare know how, competenze e conoscenze dei tre. Istituto, università e fondazione, infatti, si sono impegnati a mettere assieme, attraverso una continua collaborazione, risorse, capitali, conoscenze ed esperienze maturate nel campo della diagnosi precoce, prevenzione, terapia e riabilitazione.