Trasmissione in diretta dell’ordinazione di sacerdoti a Torreciudad

Domenica 4 settembre il Prelato dell’Opus Dei, mons. Javier Echevarría, ha conferito l’ordinazione sacerdotale a sei diaconi della Prelatura nel Santuario di Torreciudad (Huesca, Spagna).

Domenica 4 settembre alle ore 10 (UTC/GMT + 2 ore) il Prelato dell’Opus Dei, mons. Javier Echevarría, ha conferito l’ordinazione sacerdotale ai diaconi Alejandro Jesús Arenas (Perù), Eduardo Ares (Spagna), Miguel Ángel Correas (Spagna), Pablo Lόpez (Spagna), Carles Rodríguez (Spagna) e Irineo Pallares (Messico).

Si è potuto seguire la cerimonia in diretta attraverso www.opusdei.org/live, la pagina web di Torreciudad, la pagina web di Beta Films o direttamente nel canale di Youtube dell’Ufficio informazione dell’Opus Dei.

Eduardo Ares, madrileno di 45 anni, è dottore in Filologia classica nell’Università Complutense di Madrid. Insegnante a Valdebernardo e San Martín de la Vega, è inoltre voce recitante di scena, una passione per la quale ha ricevuto riconoscimenti internazionali, come il Premio Ibero-americano Primer Libro di Microficciόn Narrativa “Líneas” del Festival Ibero-americano di Microficciόn 2016. Di Papa Francesco, il futuro sacerdote mette in evidenza “la coerenza, la tenerezza e la misericordia” e fa eco alla sua richiesta per cui i sacerdoti “debbono cercare, comprendere e rallegrarsi”.

Alejandro Arenas, peruviano di 50 anni, ha studiato Ingegneria Meccanica a Lima. Per 10 anni, prima di iniziare la preparazione in Teologia, ha lavorato come rappresentante di prodotti idraulici. Ora arriva al sacerdozio con il desiderio di “risvegliare negli altri il desiderio di Dio e del bene”.

Irineo Pallares, nato a Culiacán (Messico) 40 anni fa, ha studiato Amministrazione finanziaria. Per pagarsi gli studi, dall’età di 16 anni ha lavorato come fattorino in un albergo, del quale in seguito ha assunto la gestione finanziaria e ricettiva. Inoltre è stato gestore di una catena messicana di negozi, lavoro poi abbandonato per studiare Teologia. Come sacerdote si propone di “dare la vera speranza” e pensa che “ogni persona è unica e ha bisogno di una attenzione personalizzata”.

Miguel Ángel Correas è nato 40 anni fa ad Alcázar de San Juan nella Mancha (Spagna) e ha studiato Ingegneria Tecnica Informatica nell’Università di Castilla La Mancha. Per oltre dieci anni ha insegnato nella Scuola Familiare Agraria Moratalaz (Ciudad Real) ed eserciterà il suo lavoro pastorale in quelle zone agricole. “Spero di essere – afferma - un sacerdote fedele, devoto, dotto, allegro, dedicato”, come chiedeva san Josemaría Escrivá.

Il sacerdozio come servizio pubblico

Carles Rodríguez Raventόs (Barcellona, 1979) ha studiato Elettronica industriale nell’Istituto Xaloc (L’Hospitalet de Llobregat) e Architettura Tecnica, specializzandosi in sicurezza del lavoro. Per 10 anni ha lavorato per la multinazionale svizzera SGS Tecnos come coordinatore della sicurezza. Carles, che è sempre vissuto a Prat de Llobregat, considera il sacerdozio “un servizio pubblico” e dice che ogni persona “deve essere trattata con la dignità che merita senza escludere nessuno, come ricorda Papa Francesco”.

Il madrileno Pablo Lόpez González, 31 anni, è laureato in Psicopedagogia ed è docente di Educazione Fisica. Ha insegnato nel Colegio Andel di Alcorcόn (Madrid) fino al 2010, anno in cui ha iniziato gli studi ecclesiastici. Dice di voler “arrivare a molta gente; non soltanto a chi mi starà vicino, ma anche a coloro che stanno nelle periferie, come chiede Papa Francesco”.