Mons. Echevarría ha chiesto che si offrano molti suffragi per le persone che sono morte nel tragico terremoto e maremoto che ha colpito vaste zone del Cile. Appena ricevuta la notizia, il Prelato dell'Opus Dei ha inviato una lettera ai fedeli e cooperatori dell'Opera del Paese, in cui scrive: "Prego, e chiedo preghiere a coloro che mi stanno vicino, per le persone che hanno subito un danno fisico o una perdita materiale. Imploro il Signore perché non subentri la disperazione in coloro che stanno soffrendo".
In particolare ha invitato i fedeli e i cooperatori dell'Opus Dei a mettersi al servizio dei loro concittadini, con il proprio lavoro, con sollecitudine cristiana e con la preghiera. E sempre che sia possibile "unendosi personalmente alle organizzazioni di soccorso" promosse dal governo del Cile , dalla Chiesa e dalla società civile. In questa situazione di necessità estrema, il Prelato ha sollecitato sopratutto "i giovani a collaborare ai piani di intervento predisposti dalle autorità".
"Chiedo al Signore che dia animo a tutti - scrive il Prelato - anche ai soccorritori. Consideriamo che è un'occasione molto propizia per compiere il mandato della carità, che Gesù ci ha consegnato. La carità che si vive ora, dobbiamo praticarla sempre con coloro che ci stanno vicini e amando veramente tutta la popolazione".