Pubblicazione di “San Josemaría e il pensiero teologico”

È uscito in questi giorni il primo volume di “San Josemaría e il pensiero teologico” (Edusc, 492 pp.), che raccoglie gli atti del Congresso internazionale che ha avuto luogo a Roma, dal 14 al 16 novembre 2013, nell’Aula Magna della Pontificia Università della Santa Croce. Coordinato dal professor Javier López Díaz, questo primo volume contiene le conferenze plenarie del Congresso, mentre il secondo volume presenterà una selezione delle comunicazioni e sarà pubblicato, sempre dalla Edusc, nei prossimi mesi.

È uscito in questi giorni il primo volume di “San Josemaría e il pensiero teologico” (Edusc, 492 pp.), che raccoglie gli atti del Congresso internazionale che ha avuto luogo a Roma, dal 14 al 16 novembre 2013, nell’Aula Magna della Pontificia Università della Santa Croce. Coordinato dal professor Javier López Díaz, questo primo volume contiene le conferenze plenarie del Congresso, mentre il secondo volume presenterà una selezione delle comunicazioni e sarà pubblicato, sempre dalla Edusc, nei prossimi mesi.

Il Congresso si è svolto intorno a due temi principali: uno generale, sul ruolo degli insegnamenti dei santi nella riflessione teologica, e l’altro più specifico, sull’arricchimento che può ricavare la Teologia dagli insegnamenti di san Josemaría.

Copertina del libro "San Josemaría e il pensiero teologico"

Questi due temi sono stati già oggetto di riflessione nel 1993 da parte del cardinal Ratzinger (oggi Papa emerito Benedetto XVI), nel messaggio di inaugurazione di un Simposio teologico sugli insegnamenti di Josemaría Escrivá. L’allora Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede sottolineava come “la teologia, che nasce dalla fede, in definitiva è subalterna rispetto al sapere che Dio ha di se stesso, e del quale i santi godono già in modo immediato e definitivo”.

Il cardinal Ratzinger si riferiva non soltanto al sapere del quale godono i santi nella gloria, ma anche a quello che essi hanno cominciato a possedere in questo mondo e che hanno trasmesso con gli scritti, le parole e l’esempio. I santi si sono addentrati nella conoscenza di Dio “non soltanto con l’intelligenza ma con la totalità del cuore”, perché la forza dell’amore invita a lasciarsi penetrare dalla bontà divina e ad approfondire la Sua verità.

Il cardinale aggiungeva: “Appare opportuno, e anche necessario, che – in quanto teologi – ascoltiamo la parola dei santi per scoprire il loro messaggio: un messaggio multiforme, perché i santi sono molti e ciascuno ha ricevuto un suo carisma particolare; e nello stesso tempo unitario, perché i santi rimandano all’unico Cristo, al quale si uniscono e la cui ricchezza ci aiutano a penetrare. In questa sinfonia molteplice e unitaria, nella quale – come direbbe Möhler – consiste la tradizione cristiana, quale accento porta con sé Josemaría Escrivá? Quale impulso la Teologia riceve alla sua luce?”.

Le riflessioni di alcuni specialisti delle diverse aree della Teologia, del Diritto Canonico e della Filosofia raccolte in questo volume cercano di dare risposta alle domande formulate dal cardinal Ratzinger e confermano quanto, nel Simposio del 1993, anticipava l’allora Papa, oggi San Giovanni Paolo II: “Josemaría Escrivá, come altre grandi figure della storia contemporanea della Chiesa, può essere anche fonte di ispirazione per il pensiero teologico”.

Il volume si caratterizza per un alto livello scientifico, pur essendo per lo più di facile lettura. Si apre con un articolo di mons. Javier Echevarría, Prelato dell’Opus Dei, sul contributo dato da san Josemaría al Concilio Vaticano II, al quale segue lo studio di mons. Fernando Ocáriz sull’impulso che gli insegnamenti di san Josemaría possono conferire alla Teologia, studio che tratteggia il quadro dell’intero volume.

In una rapida panoramica del contenuto del volume possiamo segnalare che Robert Wielocx esamina l’uso che fa san Tommaso degli insegnamenti dei santi e il cardinale Kurt Koch espone una questione parallela nelle opere di Joseph Ratzinger/Benedetto XVI. Da parte sua, Jean-Marie Léthel ocd si sofferma sulla relazione tra “scienza della fede” e “scienza dell’amore”, mentre Tanzella-Nitti, Maspero, Réal Tremblay C.Ss.R., O’Callaghan, Rodríguez Luño e Villar, fra gli altri, trattano intorno alle luci che possono apportare gli insegnamenti di san Josemaría a diverse aree della Teologia, mentre Sanguineti e Ana Marta González si interrogano sullo stimolo che essi rappresentano per la Filosofia. Il volume si chiude con gli articoli di Errázuriz e Lo Castro su san Josemaría e il Diritto canonico.

Quest’opera si aggiunge alla bibliografia teologica fondamentale su san Josemaría, ma si rivolge anche a quanti sono interessati a rinnovare la Teologia ricorrendo alla luce e al calore degli insegnamenti dei santi.