“Fate tutto per Amore. Così non ci sono cose piccole: tutto è grande. La perseveranza nelle piccole cose, per Amore, è eroismo”. Queste parole di san Josemaría ci introducono al corso per collaboratrici familiari italiane ed extracomunitarie che si è svolto presso il Centro Altai di Milano, tra i mesi di ottobre e febbraio scorso. La professione della colf, infatti, è purtroppo spesso sottovalutata; in realtà essa ha un’importanza fondamentale nel creare in seno alla famiglia un senso di ristoro ma anche di calore e amicizia.
Obiettivo del corso, articolato in lezioni teoriche e pratiche, era quello di offrire una qualifica professionale di base alle partecipanti e perfezionare le qualità necessarie per lo svolgimento del lavoro. Si è data loro la possibilità di migliorare le proprie condizioni di vita, sia in termini economici che di integrazione nella società italiana, per le straniere. È infatti un’esigenza fortemente sentita in tutti i settori sociali quella di inserire culturalmente gli extracomunitari che lavorano nel nostro Paese, cercando di dar loro una formazione relativa ai linguaggi, usi e costumi propri della cultura italiana e cristiana, perché ne apprezzino i pregi e vivano nel rispetto reciproco.
Il centro ALTAI organizza attività di promozione sociale finalizzate alla realizzazione della donna come educatrice all’interno della famiglia. La formazione dottrinale e spirituale è affidata alla Prelatura dell’Opus Dei, motivo per cui il corso integrava e completava le nozioni tecniche con l’insegnamento cristiano della dignità del lavoro e della cura della famiglia, ispirandosi agli insegnamenti di san Josemaría. Sulla base di questi ultimi, il contesto in cui si svolgevano le lezioni trasmetteva i segni distintivi dello stile domestico così proprio della donna: cura e attenzione nei confronti dei componenti della famiglia, buona educazione e gentilezza per creare un ambiente accogliente; senso estetico per rendere gradevole la casa a quanti la frequentano.
Gli argomenti delle lezioni pratiche riguardavano cucina e pasticceria, gestione di sala, cura del guardaroba e pulizia della casa. Le lezioni teoriche vertevano, invece, sull’organizzazione del lavoro e sul rapporto con il datore di lavoro; sul ruolo della collaboratrice all’interno della famiglia e su alcune nozioni di pedagogia e di antropologia (con particolare attenzione alle qualità umane quali la pazienza, la costanza e lo spirito di servizio). Inoltre, per le alunne che ne avvertivano la necessità, prima delle lezioni veniva impartito un corso elementare di lingua italiana.
Questa prima edizione ha avuto un numero di adesioni così alto che verrà replicata con 2 sessioni all’anno. Le allieve provenivano da vari paesi: Filippine, Perù, Sri Lanka, Eritrea, Albania e Italia… Anche età e situazioni famigliari erano molto diverse fra loro. Al termine del corso le allieve hanno ricevuto un attestato di frequenza e una lettera di referenze che le possa agevolare anche dal punto di vista pratico per trovare un lavoro presso le famiglie.
Teresa, colf in una casa di 12 persone, insegna al corso perché “voglio seguire l’invito del Papa di aiutare le persone straniere ad integrarsi nella nostra cultura cristiana. Insegno le materie teoriche di qualità umane e comportamento e in questo modo aiuto le ragazze a sentirsi meno «estranee»”.
Erminia, che da anni ha fatto della gestione della casa la sua professione, insegna organizzazione del lavoro e rapporto con il datore di lavoro. Rivela: “le alunne sono estremamente interessate, fanno tante domande, anche su argomenti classici di “management” come l’organizzazione dei tempi e il planning della pulizia della casa”.
La testimonianza di Dora (33 anni), una delle allieve, è entusiasmante. Viene dall’Albania e abita a Milano da due anni con il marito e il figlio Klevis. Il corso le è piaciuto moltissimo sia perché si è creato un ottimo affiatamento fra le “studentesse”, sia perché ha imparato tantissime cose. La sua preferenza assoluta è la lezione di cucina che, dice, “per me è il massimo!”.
A Dora piacerebbe inoltre che nelle prossime edizioni, a cui parteciperà sicuramente, si aggiungessero delle lezioni di pronto soccorso, e nozioni base sugli effetti dei medicinali più comuni.
Per informazioni relative al corso si può contattare direttamente:
Centro Culturale ALTAI
Via G. Cantoni, 2
20144 Milano
Tel. 02/48007270
Fax: 02/43911595
E-mail: altai.g@virgilio.it