Persone di 50 paesi assisteranno alla beatificazione di Álvaro del Portillo a Madrid il 27 settembre

La beatificazione di Álvaro del Portillo potrà contare su una vasta partecipazione internazionale, con oltre cinquanta paesi rappresentati e un contenuto di solidarietà che “proseguirà l’impulso evangelizzatore del futuro beato”, come ha sottolineato la portavoce del comitato organizzatore, la giornalista Teresa Sádaba. Tra queste iniziative ha messo in evidenza anche una raccolta di alimenti in cinquanta città.

La cerimonia più importante sarà una Eucaristia alla presenza – si prevede – di una gran folla; sarà celebrata a Valdebebas e sarà presieduta dal delegato del Papa, cardinale Angelo Amato. Secondo don José Carlos Martin de la Hoz, vice-postulatore della causa, “sono molte migliaia le persone che vogliono venire a Madrid in segno di gratitudine per l’esempio di pace e di comunione dato da quest’uomo e per la sua dedizione pastorale”.

Il sacerdote ha spiegato che la beatificazione sarà “una Eucaristia, un’azione di grazie a Dio e una preghiera che darà speranza a tante famiglie che oggi vivono in condizioni problematiche”.

“Sono molte anche le famiglie che vogliono venire a ringraziare Álvaro del Portillo per le iniziative sociali promosse dall’Opus Dei nei loro paesi. Le ultime richieste ci sono arrivate ieri da Uganda, Ruanda e Singapore”.

La messa della beatificazione si svolgerà a Valdebebas, in una zona urbanizzata, ma senza abitazioni. Si potrà accedere nella zona con i mezzi di trasporto pubblici; si potrà arrivare in macchina, ma l’ultimo tratto sarà compiuto grazie a un servizio di navetta. È stato previsto un posteggio per più di mille pullman in servizio privato. Secondo le previsioni del comitato organizzatore, si aspettano alcune centinaia di migliaia di partecipanti.

Tremila famiglie apriranno le proprie case per accogliere le persone in difficoltà economica.

Álvaro del Portillo convinse molti laici a incarnare il Vangelo in iniziative socialiche oggi prestano servizio ai meno abbienti dei cinque continenti. Secondo Sádaba “sono molte anche le famiglie che vogliono venire a ringraziare Álvaro del Portillo per le iniziative sociali promosse dall’Opus Dei nei loro paesi. Le ultime richieste ci sono arrivate ieri da Uganda, Ruanda e Singapore”.

Il Cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi, presiederà la cerimonia, insieme al Cardinale Arcivescovo di Madrid, Antonio María Rouco, e al Vescovo Prelato dell’Opus Dei, Javier Echevarría.

Sádaba ha anche anticipato che la cerimonia sarà alle ore 12 “per favorire le numerose famiglie spagnole che hanno la possibilità di effettuare il viaggio in giornata, riducendo i costi”. Domenica 28 sarà celebrata una messa di ringraziamento nel medesimo luogo, presieduta dal Prelato dell’Opus Dei.

Due mila giovani saranno impegnati come volontari nell'organizzazione dell'evento.

José Carlos Martín de la Hoz ha spiegato che “Álvaro del Portillo è stato un pastore che ha aiutato migliaia di persone a scoprire la loro vocazione alla santità nella Chiesa. Come primo successore di san Josemaría e prelato dell’Opus Dei ha compiuto una evangelizzazione basata sul contatto personale con ogni tipo di persone dei cinque continenti”.

Alloggi di solidarietà

Per ricevere le tante persone che non possono pagarsi l’alloggio, tremila famiglie di Madrid si sono offerte di condividere le proprie case per favorire l’accoglienza.

Martín de la Hoz ha detto che, come è previsto per le beatificazioni, Papa Francesco ha delegato il Cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi, a presiedere la cerimonia, insieme al Cardinale Arcivescovo di Madrid, Antonio María Rouco, e al Vescovo Prelato dell’Opus Dei, Javier Echevarría.

Gli organizzatori chiederanno un contributo per le Caritas parrocchiali di Madrid, per quattro progetti sociali in Congo, Costa d’Avorio e Nigeria e per finanziare un fondo di borse di studio per i seminaristi dell’Africa.

Madrid e l’Africa

Gli organizzatori chiederanno un contributo per le Caritas parrocchiali di Madrid, per quattro progetti sociali in Congo, Costa d’Avorio e Nigeria e per finanziare un fondo di borse di studio per i seminaristi dell’Africa. I costi dell’organizzazione, della sistemazione dell’altare e degli schermi giganti saranno pagati con i donativi dei partecipanti, che potranno iscriversi fin da oggi per facilitare l’organizzazione.

Martín de la Hoz ha sottolineato, d’altra parte, la collaborazione della Santa Sede, della Conferenza Episcopale Spagnola e dell’Arcidiocesi di Madrid nei preparativi della liturgia della cerimonia. Nello stesso tempo, ha ringraziato le istituzioni religiose, i movimenti ecclesiali e le parrocchie che “collaborano e partecipano a questa beatificazione, che è una festa di tutta la Chiesa, come è stata la stessa vita di Álvaro del Portillo, un autentico innamorato di tutta la Chiesa”.

Sádaba ha ringraziato anche per la collaborazione messa in atto dalla Giunta municipale di Madrid e dal Governo autonomo.

Sádaba ha ringraziato anche per la collaborazione messa in atto dalla Giunta municipale di Madrid e dal Governo autonomo e ha messo in evidenza l’importante affluenza di visitatori che Madrid accoglierà nei giorni della beatificazione.

L’organizzazione di questo evento si avvarrà dell’aiuto di circa duemila giovani, soprattutto spagnoli, che collaboreranno come volontari.

Reti

Per favorire la partecipazione verrà creata una apposita app per cellulari e tablets, disponibile per Android e iOs. Inoltre la beatificazione sarà visibile sulle reti sociali, principalmente Facebook e Twitter. La web www.alvaro14.org darà tutte le informazioni aggiornate della cerimonia.