Per servire, servire

Si è tenuto a Jaén il VI Simposio di San Josemaría "Il lavoro come servizio". La conferenza finale è stata tenuta dal teologo Pedro Rodríguez.

Pedro Rodriguez, teologo e membro della “Real Academia de Doctores de España", ha chiuso a Jaén (Spagna) il VI Simposio di San Josemaría sul “Lavoro come servizio”, mettendo in guardia contro “l'interesse personale” e “l'autoesaltazione”, che sono contrari al servizio. Secondo il relatore, il prestigio di un lavoro ben fatto arriva dopo anni di lavoro e non ha niente a che vedere con una “ricerca strategica e abile del prestigio”. Nella sua conferenza Pedro Rodriguez, uno degli esperti di San Josemaría più letti, ha evidenziato che “è importante che ognuno cerchi di servire col proprio lavoro, il che significa amare e servire ogni persona con cui abbiamo a che fare".

Pedro Rodríguez. Foto: Ismael MS

Secondo la sua opinione, si deve dare il meglio di se stessi, fuggendo "dall'interesse personale, da un'esaltazione personale gradita socialmente”. Ha detto anche: “Intendo che servire è la forma eminente dell’amore ed è urgente formare le persone, insegnare loro a voler bene attraverso le attività quotidiane che le occupano per una grande parte della giornata”. Il teologo dell’Università di Navarra ha ricordato le parole di San Josemaría, “per servire, servire”, e ha detto che per servire, per essere in condizione di prestare un servizio, dobbiamo migliorare noi stessi.

Il VI Simposio San Josemaría Escrivá ha riunito cinquecento partecipanti. “Il lavoro come servizio” è stato analizzato da quindici esperti nell’ambito dell'insegnamento, dell'infermieristica, dello sport, dell'arte, del cinema, della teologia e del diritto. L’urgenza di ripensare il lavoro per evitare la disumanizzazione, la precarietà e lo scarso riconoscimento, è una delle conclusioni del simposio. Si è messa anche in risalto in maniera speciale l’uguale dignità di qualsiasi lavoro, realizzato con professionalità e qualificazione crescente, come mezzo di costruzione sociale e di aiuto agli altri, a coloro che bisogna conoscere, comprendere e trattare con prossimità ed affetto.

Circa 500 persone parteciparono al Simposio.

Tra gli altri, hanno offerto la loro testimonianza nel Simposio il torero Juan Josè Padilla, il produttore Arturo Mendiz, Premio Goya 2012 per il migliore cortometraggio di fiction, Antonio Argandoña, docente di Economia e Carmen Reyes, impiegata della pulizia stradale a Madrid.

Per vedere la conferenza completa (in spagnolo) del professor Pedro Rodriguez, clicca qui.