Lo scorso 5 marzo, nella cappella del PRABB, il Polo di Ricerca Avanzata del Campus Bio-Medico di Roma, è stata celebrata la Santa Messa delle Ceneri.
Al termine della celebrazione, a cui hanno partecipato studenti, docenti e il personale amministrativo dell’Università, don Luca Brenna ha benedetto alcuni Crocifissi realizzati a Betlemme.
C’è qualcuno che ci pensa
L’Università ha pensato che sarebbe stato significativo far arrivare i Crocifissi dalle zone di maggiore sofferenza e così si è pensato alla Terrasanta: i Crocifissi destinati alle aule universitarie sono stati prodotti dagli artigiani e dagli artisti di Betlemme. Da anni, a causa della guerra, le famiglie cristiane di Betlemme, che vivono dell’artigianato dell’olivo, non hanno più visto i pellegrini della Terrasanta e sono rimaste senza lavoro.

La richiesta è stata accolta con gioia, come dimostrano le parole dell’artigiano Michael: «C’è qualcuno che ci pensa, non siamo soli».
È stato l'Amore
La benedizione è avvenuta nel giorno che segna l’inizio della Quaresima, periodo durante il quale, come ricorda papa Francesco, siamo invitati a guardare e contemplare «il volto concreto di Cristo crocifisso, crocifisso per amore di tutti senza esclusione».
Il Crocifisso, segno dell’amore salvifico di Gesù Cristo, è al centro anche della riflessione di san Josemaría alla Via Crucis: «È stato l'Amore a portare Gesù al Calvario. E, ormai in Croce, tutti i suoi gesti e tutte le sue parole sono di amore, di amore sereno e forte».
Dopo la benedizione, i partecipanti si sono diretti verso il Cu.Bo, l'edificio della didattica, per collocare i Crocifissi nelle rispettive aule: il rettore, professor Eugenio Guglielmelli, ha appeso il Crocifisso nell'Auditorium, la professoressa Alloni nel Simulation Center, Nader, dottorando in scienze infermieristiche originario di Betlemme, nella sala di studio e altri otto studenti nelle aule dove si svolgono le lezioni.

Il Crocifisso rappresenta tutti
Questo gesto richiama le parole della scrittrice Natalia Ginzburg: «Il Crocifisso non genera nessuna discriminazione. Tace. È l'immagine della rivoluzione cristiana che ha sparso per il mondo l'idea dell'eguaglianza tra gli uomini fino allora assente. Il Crocifisso rappresenta tutti perché prima di Cristo nessuno aveva mai detto che gli uomini sono uguali e fratelli tutti, ricchi e poveri, credenti e non credenti, ebrei e non ebrei e neri e bianchi».
L’iniziativa ha offerto un’occasione di condivisione e di riflessione preziosa per iniziare il periodo della Quaresima, tempo di conversione personale.