Migliaia di famiglie pregano la Madonna di Torreciudad per la pace nel mondo

“Donazione generosa, comprensione e servizio”: queste le parole che Giovanni Paolo II ha scelto per definire la famiglia cristiana nel messaggio inviato al santuario di Torreciudad e letto dal Nunzio in Spagna, Manuel Monteiro de Castro, ai quindicimila partecipanti alla XIV Giornata mariana della Famiglia, arrivati da tutta la Spagna.

Il Nunzio ha presieduto la celebrazione eucaristica che è stata al centro del programma della XIV Giornata mariana della Famiglia celebrata nel Santuario di Torreciudad con lo scopo di pregare per la pace nel mondo. Durante l’omelia il Nunzio ha detto che “ciò che dà senso alla nostra vita è pregare, ricevere i sacramenti e rinnovare ogni giorno l’impegno di seguire gli insegnamenti del Signore”.

Ha poi affermato che la famiglia è “la primissima fonte di stabilità e di benessere della comunità umana – comune, provincia, nazione o società nel suo complesso – ed è pietra viva della comunità ecclesiale”. Ha anche detto che le attuali situazioni di crisi delle famiglie, i conflitti etnici, i comportamenti razzisti e la ricerca dei propri interessi “sono la causa per cui molti giovani di oggi non sono contenti, non si sentono felici”, ragione per cui – ha continuato – “bisogna ricorrere alla preghiera, ricevendo i sacramenti che danno speranza e senso alla vita”.

Il Nunzio ha evocato alcuni ricordi personali di san Josemaría Escrivá: “Sono felice di essere qui, in questo Santuario che è la dimostrazione della sua devozione mariana”.

Le offerte delle famiglie

Prima dell’Eucaristia sono state presentate le offerte alla Madonna da parte delle famiglie, delle scuole, delle associazioni giovanili e dei gruppi provenienti da tutte le regioni della Spagna e dall’estero; le offerte consistevano in una pittoresca varietà di doni, fra cui fiori, vini, olio, fondi per borse di studio, libri e magliette, oltre alla presentazione di bimbi ancora in fasce.

Alcuni erano giunti dall’estero: per esempio la famiglia lituana dei Gebrauskas, che hanno offerto una bambola tradizionale e un piatto con l’immagine della Madonna dell’Aurora; la famiglia argentina dei López Peña, di Córdoba, ha donato un libro di poesie a nome di tutte le famiglie argentine; le sorelle Rodríguez Gil, del Ruanda, hanno offerto un libro e un rosario.

Il club madrileno Alcolea ha offerto alla Madonna “alcuni frutti buonissimi, affinché lei aiuti anche noi a dare frutti abbondanti”; le scuole Miravalles e El Redín di Pamplona hanno offerto due borse di studio, mentre l’associazione giovanile Caudiel, di Castellón, ha presentato alcuni prodotti tipici locali.

Nella preghiera delle famiglie è stato menzionato il prossimo 25° anniversario del pontificato di Giovanni Paolo II ed è stato ricordato l’Anno del Rosario: “Abbiamo avuto la prova che la famiglia che prega unita, rimane unita”, come scrive il Pontefice.

Un festival folcloristico

Dopo il pranzo i presenti sono stati simpaticamente intrattenuti da un Festival folcloristico di canti regionali, con la partecipazione di gruppi provenienti dagli Stati Uniti, dalla Nigeria e da diverse comunità autonome della Spagna. La cantante María Luz Martínez, componente de Los Xustos, il più antico gruppo canoro delle Asturie, ha interpretato alcuni canti, uno dei quali dedicato alla Madonna di Cavadonga.

Si sono esibiti anche gli zampognari di Carril e di Puente Areas, ognuno col proprio concerto di zampogne, un gruppo di giovani del Club Almenara, che ha cantato e ballato due jotas aragonesi e un coro di bambine della chiesa di Montalegre.

La processione sulla spianata

Nel pomeriggio, durante la recita del rosario, la Madonna pellegrina di Torreciudad è uscita in processione attorno alla spianata, accompagnata dal numeroso pubblico presente. Poi la esposizione e la benedizione col Santissimo sull’altare all’aperto ha concluso una giornata durante la quale il sole ha brillato fin dalle prime ore del mattino, favorendo il clima di festa.

Le autorità presenti

Tra i partecipanti c’era Blanca Blasco, direttrice generale della famiglia nel Governo dell’Aragona, la quale ha sottolineato che “abbiamo voluto essere presenti in questa giornata della famiglia perché riteniamo che la famiglia sia il nucleo della società, e da essa si sparge il seme di tutti i valori”.

“La mia presenza qui – ha continuato – è dovuta non soltanto al desiderio di sottolineare l’importanza dell’incontro, ma di sostenere la famiglia; vengo in rappresentanza di tutte le famiglie dell’Aragona” per ribadire la mia speranza “che la famiglia a poco a poco risorga e che noi tutti sappiamo riconoscere l’importantissimo valore che deve avere la nostra e tutte le famiglie”.