Lettura dei decreti dei miracoli - 20 dicembre 2001

Dopo la lettura dei decreti dei miracoli il Prelato dell’Opus Dei ha sottolineato che l’approvazione di un miracolo attribuito all’intercessione del Beato Josemaría è “per me motivo di gioia”. Ha poi aggiunto: “Oggi, a pochi giorni dal Natale, prego Dio che ci conceda il miracolo della pace, di questa pace che a volte ci appare irraggiungibile”.

Roma, 20 dicembre: “I miracoli sono sempre un segno della misericordia di Dio verso gli uomini. Per questo è per me motivo di grande gioia la notizia dell’approvazione da parte del Papa di vari miracoli, fra cui uno attribuito all’intercessione di Josemaría Escrivá, proprio nell’imminenza del centenario della sua nascita”.

Esprimo il profondo desiderio che noi cristiani sappiamo rinnovare la nostra fede nella potenza del Signore e nell’aiuto dei santi. Oggi, a pochi giorni dal Natale, prego Dio che ci conceda il miracolo della pace, di questa pace che a volte ci appare irraggiungibile: la pace nei cuori, nelle famiglie e fra i popoli.

Ma so anche che non basta implorare da Dio dei miracoli. Cristo ci chiama a essere “seminatori di pace e di gioia”, come ripeteva spesso Josemaría Escrivá. E Giovanni Paolo II ci ha appena ricordato che la pace si consegue con opere di giustizia e di perdono. Collaboriamo pertanto con la Provvidenza divina per ottenere il dono immenso della pace. È proprio dei figli di Dio chiedere perdono, correggersi quando sono stati personalmente causa di offese. Perdonare, senza conservare rancori, dona molto conforto. Diffondiamo questa comprensione attorno a noi, nella nostra famiglia, fra gli amici e i colleghi… In questo modo, con dei cerchi concentrici ogni volta più ampi, si diffonderà lo spirito di fraternità e di misericordia che il mondo anela. L’esempio dei santi è motivo di speranza”.