Lavoro, famiglia & valori sociali

Al lavoro "si va", la famiglia è il luogo a cui si ritorna. Comprendere gli ambiti propri, le modalità dello stare in famiglia o sul lavoro e i ritmi dell’andare e del tornare, e riuscire ad adeguarvi la vita, ha sempre costituito una impresa ardua per l’uomo e la donna. Ne hanno discusso in un convegno a Calarossa (Palermo) una settantina di docenti universitari e professionisti il 7 e 8 novembre 2003.

Fin dai primi interventi è apparso chiaro che oggi più che mai sembra necessario per un verso riscoprire la centralità economica della famiglia per disarmare una visione economicista della società, e dall’altra intendere il rapporto uomo-donna non più secondo la distinzione dei ruoli e dei compiti, ma secondo l’identificazione delle peculiarità maschili e femminili.

La prima parte dei lavori è stata dedicata alla fotografia della situazione attuale per fornire degli strumenti universali di diagnosi a tutti partecipanti: il prof. Giorgio Faro dell’Università Pontifica della Santa Croce di Roma si è soffermato a lungo sulle ombre e sulle luci di quest’epoca postmoderna; gli animatori della tavola rotonda –il sociologo Antonio La Spina, il pedagogista Giuseppe Zanniello e lo psichiatra Alberto Spatola- hanno evidenziato problemi e prospettive dai loro rispettivi punti di vista. E’ emerso un quadro della famiglia come centro di vita sociale, centro di relazione, educatrice e quindi promotrice di valori.

La serata si è conclusa con un piacevole fuori programma; il prof. Rafael Alvira, docente di filosofia all’Università di Navarra (Pamplona, Spagna), dopo la proiezione della sintesi di un filmato di un incontro di san Josemaría Escrivá nel 1974 con professionisti a San Paolo del Brasile, ha raccontato diversi episodi della vita di san Josemaría relativi alla libertà nell’educazione, all’amore per la formazione integrale della persona, alla normalità con cui riusciva a trattare temi di notevole complessità ed esigenza. Inutile dire che il fuori programma è stato gradito da tutti.

La mattinata di sabato è stata dedicata a tracciare ipotesi di soluzioni ai vari problemi evidenziati nel giorno precedente. Il rev. dott. Gian Paolo Colò ha esposto il punto di vista del Magistero della Chiesa Cattolica in materia di famiglia e di lavoro, arricchendo l’esposizione con una ricca gamma di episodi frutto dell’intensa pratica pastorale con famiglie e giovani sposi. Rafael Alvira, ha esposto una serie di riflessioni estremamente acute, riportando al nucleo famigliare l’inizio di ogni operazione sociale. A titolo di provocazione è arrivato a dire che “senza famiglia non c’è economia”! Il convegno si è concluso con interessanti comunicazioni su studi e iniziative a favore della famiglia: l’AGE (Associazione Genitori), i corsi a distanza che l’Università Pontificia della Santa Croce ha attivato per formare “esperti in dinamiche familiari”, un’interessante ricerca messa a punto da docenti e studenti della Notre Dame University (USA) su alcuni luoghi comuni demolitori della famiglia. Infine i convegnisti si sono cimentati nello studio di un “caso familiare”, affrontato con la metodologia partecipativa di analisi dei casi aziendali.

Tra i partecipanti il dott. Michele Battaglia, Presidente dell’Ordine dei Commercialisti di Palermo, l’on. Nino Lo Presti e l’on. Giampiero Cannella, deputati nazionali.

Molto apprezzata la formula del convegno. Strutturato come un approfondimento filosofico di tematiche attuali, diventa un incontro per gente comune, docenti universitari e professionisti che sentono il bisogno di scoprire, con rigore intellettuale, il senso di quanto vivono.