Lavoro e santità nell'insegnamento del Beato Josemaría Escrivá

Il Convegno, organizzato dall'Associazione Arces, si è svolto presso il Centro Internazionale Calarossa (Terrasini-Palermo) dal 9 all'11 novembre, per docenti ed uomini di cultura, nell'approssimarsi del Centenario della nascita del Fondatore dell'Opus Dei. Vi hanno preso parte un centinaio di persone.

"Ogni lavoro è una testimonianza della dignità dell'uomo, (...) promuove lo sviluppo della sua personalità, è veicolo di unione con gli altri uomini, fonte di risorse per sostenere la propria famiglia, mezzo per contribuire al miglioramento della società". Commentando queste ed altre parole del Beato Josemaría Escrivá, il professore José Luis Illanes, dell'Università di Navarra (Pamplona-Spagna), ha spiegato nella relazione finale del 10 novembre che "il lavoro è una realtà esclusivamente e tipicamente umana", e che esso "non è un pena, ma è un dono di Dio" con il quale l'uomo può stare in costante dialogo, anche nel pieno delle occupazioni ordinarie: "contemplativi in mezzo al modo", come amava ripetere il Beato Josemaría.

Il giorno precedente si sono tenute le relazioni del professore Giorgio Faro dell'Università Pontificia della Santa Croce di Roma, e quella del professore Franco Poterzio, dell'Università di Milano.

Al convegno hanno partecipato un centinaio di persone.

Tra gl'interventi non programmati è stato molto apprezzato quello del professore Antonio Bellingreri, dell'Università di Palermo, il quale tra l'altro ha detto: "Non appartengo all'Opus Dei, ma seguendo queste giornate di studio sull'insegnamento del Beato ho capito meglio che quando la Chiesa proclama un santo, lo fa a beneficio di tutti e non solo di coloro che hanno la stessa vocazione".