Largo san Josemaría a Genova

Nel sessantesimo anniversario dell'arrivo in Italia di san Josemaría, fondatore dell’Opus Dei, sbarcato a Genova per raggiungere Roma, il Comune di Genova ha voluto dedicargli un nuovo Largo nel quartiere di Albaro.

La cerimonia è stata preceduta da una conferenza del Card. Julián Herranz, Presidente del Pontificio Consiglio per i testi legislativi, che ha presentato alla città la figura del Santo, con il quale ha vissuto e lavorato per 22 anni. L’incontro si è svolto nel pomeriggio di venerdì 29 settembre, nel Salone di Rappresentanza di Palazzo Tursi, sede del Comune, ed è stato introdotto dall’Assessore Gianfranco Tiezzi, Presidente della Commissione per la Toponomastica, e dal saluto di Mons. Luigi Palletti, Vicario episcopale e Vescovo ausiliare della Diocesi di Genova. 

Il Card. Herranz ha descritto san Josemaría come un uomo innamorato di Dio, capace di trasmettere a tutti questo amore, diffondendo attorno a sé gioia e buonumore. Attraverso la rievocazione di alcuni ricordi personali, ne ha sottolineato la profonda umanità, unita al grande senso soprannaturale

La mattina seguente, sabato 30 settembre, si è svolta la cerimonia di dedicazione. Il nuovo Largo San Josemaría Escrivá si trova nel cuore del quartiere residenziale di Albaro, a pochi metri dal lungomare di Corso Italia, in corrispondenza di una rotonda molto trafficata.

La cerimonia si è svolta alla presenza di numerose autorità civili e militari della città, tra cui il nuovo Arcivescovo di Genova, mons. Angelo Bagnasco. Era presente anche mons. Lucio Norbedo, Vicario Regionale dell’Opus Dei per l’Italia.

L’Assessore Tiezzi, ha salutato i presenti in rappresentanza del Sindaco, e ha ricordato il messaggio e l’opera di san Josemaría, che tanto bene fanno in tutto il mondo come anche a Genova, dove l’Opus Dei è presente con due collegi universitari. Alle numerose persone presenti ha rivolto un saluto anche il Presidente della Circoscrizione, Pasquale Ottonello, che ha ripercorso il cammino iniziato nel 2002 con la Canonizzazione di san Josemaría e culminato con la dedicazione del Largo nel sessantesimo anniversario del suo passaggio per la città di Genova.

Il Card. Herranz ha osservato che a san Josemaría sarebbe piaciuto questo Largo, perché vi transiteranno ogni giorno tantissime persone, dirette al loro lavoro quotidiano. La professoressa Annalisa Maniglio Calcagno, a nome degli abitanti del quartiere, ha dato il benvenuto in Albaro al nuovo santo e ha rilevato il significato simbolico del luogo prescelto, un grande spazio aperto alla fine di un tunnel, che guarda il mare aperto. Ha poi scoperto la targa, tra gli applausi dei presenti.

Mons. Angelo Bagnasco, dopo aver benedetto la targa, ha tenuto un breve discorso. Si è rallegrato di essere presente alla cerimonia, prima manifestazione pubblica cui partecipava come nuovo Arcivescovo di Genova. Egliha evidenziato un’intuizione di san Josemaría che è straordinariamente attuale e al tempo stesso semplicissima, e che non è per pochi, ma per tutti: la santificazione attraverso il lavoro. Santificarsi non è nulla di astratto o di strano: significa semplicemente realizzare se stessi nella propria umanità, al meglio, secondo il disegno di Dio. Il messaggio di san Josemaría si potrebbe riassumere così: fare in modo grande le cose piccole di tutti i giorni.