È stato il Papa in persona, al suo rientro in Italia da Rio de Janeiro, a collocarla sull’altare, in segno di ringraziamento per la settimana dei giovani che si era appena conclusa. Quella maglietta gliela avevano consegnata pochi minuti prima alcune ragazze che erano andate ad accoglierlo all’aeroporto di Ciampino. Si perché un centinaio di studentesse liceali e universitarie che non avevano avuto la possibilità, anche economica, di andare a Rio, avevano deciso di voler partecipare in ogni caso alla GMG, e hanno organizzato un convegno dal titolo Italian Rio, a Castelgandolfo nel centro congressi di Castelromano, sede di incontri culturali e spirituali, la cui direzione è affidata all'Opus Dei.

Conferenze, gruppi di studio, volontariato nel quartiere Tiburtino di Roma, momenti di formazione spirituale e poi tutte davanti allo schermo per i momenti salienti della GMG in terra brasiliana. La veglia in parallelo, a Roma in via Portuense, nel cuore della notte in Italia, insieme a tanti altri ragazzi della città che non erano riusciti a partire. Ma non bastava loro. Volevano anche vedere Papa Francesco da vicino. E allora hanno scommesso sulla vicinanza con l'aeroporto di Ciampino. I grandi, gli esperti le scoraggiavano. Dicevano: atterrerà a Fumicino, oppure: vedrete che non riuscirete a salutarlo e poi, comunque, raggiungerà il Vaticano a bordo di un elicottero! Invece loro ci hanno creduto, fino in fondo. Hanno pregato e hanno intensificato il loro affetto per il Papa e hanno deciso di lanciarsi in quella missione che ai più sembrava davvero impossibile.

E un’ora prima che Francesco atterrasse si sono appostate appena fuori dall'aeroporto, già contente anche solo di veder passare il corteo papale. Ma non solo la macchina è passata loro a fianco: si è pure fermata! Le ragazze del Convegno indossavano le magliette con il logo della XXVIII GMG realizzate apposta per Italian Rio. Sono addirittura riuscite a regalarne un paio al Papa e ora una delle due rende omaggio alla Madonna, insieme a un pallone giallo e verde che un ragazzo ha consegnato poco dopo al Santo Padre.

Gli hanno dichiarato e manifestato con grande entusiasmo il loro affetto e la loro preghiera, la loro vicinanza durante tutte le tappe della giornata mondiale della gioventù (anche la Via Crucis hanno fatto in sintonia con il Papa e i giovani di tutto il mondo, ospitate nell’oratorio del Campus Bio Medico, insieme ad alcuni pazienti del Policlinico), ringraziandolo per le parole pronunciate in Brasile e invitandolo anche a riposarsi. Una delle ragazze si è lanciata verso di lui e gli ha detto: “Io voglio diventare santa!” e Papa Francesco l'ha guardata con molta intensità e le ha sorriso.

Anna di Verona esultava poco dopo così sul web: “Gli abbiamo fatto la posta e al suo passaggio in auto noi eravamo ai due lati della strada, come a volerlo circondare con il nostro affetto e la nostra allegria! Ho tenuto la mano del Papa, e lui, forte, la mia! Gli ho parlato e, con uno sguardo che mai potrò dimenticare, Francesco mi ha ringraziato per quello che gli ho detto. Che regalo incredibile! Ci siamo dati appuntamento a Cracovia, nel 2016.” Altre sono riuscite a stringergli la mano e salutarlo da vicino con affetto, al grido di “Questa è la gioventù del Papa!”. Elena, di Torino, ha esclamato: “Sì la nostra fede ci ha premiato! Siamo nell’anno duemila..credici: Qui non ci credeva quasi nessuno... invece l'abbiamo visto molto più da vicino che in qualsiasi altra GMG a cui abbiamo partecipato!”.