Il Prelato in pellegrinaggio ad Ars

In occasione dell’anno sacerdotale, mons. Javier Echevarría ha compiuto un pellegrinaggio ad Ars, località nella quale visse san Giovanni Maria Vianney, patrono dei sacerdoti.

Con mons. de Rochebrune, vicario dell'Opus Dei in Francia.

In occasione del 150° anniversario della morte di san Giovanni Maria Vianney, il curato d’Ars, Benedetto XVI ha indetto un anno sacerdotale, che si concluderà il prossimo 19 giugno e si celebra sotto il motto “Fedeltà di Cristo, fedeltà del sacerdote”.

In continuità con i cinque pellegrinaggi fatti assieme a san Josemaría e a don Álvaro del Portillo, il Prelato dell’Opus Dei si è recato ad Ars il 5 e il 6 marzo, per pregare davanti alla tomba del patrono dei sacerdoti.

Nelle prime ore del pomeriggio dei giorno 5, non appena giunto ad Ars, Mons. Echevarría, in compagnia di Mons. Fernando Ocáriz, Vicario Generale dell’Opus Dei, e di Mons. Antoine de Rochebrune, vicario dell’Opus Dei in Francia, ha pregato a lungo davanti alle sacre spoglie di san Vianney.

Davanti alla tomba del Santo Curato d'Ars.

Il Prelato ha acceso tre candele votive, affidando al santo le intenzioni della Chiesa e delle persone dell’Opus Dei. In seguito si è recato a Lione, dove ha reso visita al Cardinale Philippe Barbarin nella cattedrale di san Giovanni.

Durante il percorso verso la Residenza universitaria Salvagny, dove ha preso alloggio durante la permanenza a Lione, il Prelato ha fatto una breve visita alla Chiesa dei Cordeliers, dedicata a san Bonaventura, dove san Josemaría celebrava la Messa quando passava da Lione.

Sabato 6 marzo, prima di ritornare ad Ars, il Prelato ha incontrato i fedeli dell’Opera e i loro amici e conoscenti, provenienti da Lione, Grenoble e Clermont-Ferrand. Durante l’incontro li ha invitati a imitare l’amore per l’eucaristia e per la confessione che aveva il Curato d’Ars, devozioni che anche san Josemaría Escrivá ebbe sempre molto presenti.

Chiesia di Notre Dame de Fourvière, a Lione.

Il fondatore dell’Opera, tra l’altro, aveva scelto il curato d’Ars come uno degli intercessori dell’Opus Dei, vale a dire uno di quei santi ai quali i fedeli della Prelatura affidano in modo particolare qualche aspetto della propria vita.

Durante l’incontro, mons. Echevarría ha incoraggiato i presenti a essere testimoni di Cristo nel proprio ambiente, sapendo utilizzare tutte le occasioni offerte loro dalla vita professionale e da quella familiare, per aiutare la Chiesa nella sua missione di evangelizzazione.

Il Prelato è poi ritornato ad Ars, dove ha pregato per lungo tempo davanti al Santissimo Sacramento esposto nella Cappella della Provvidenza.

Ha visitato anche la casa del Curato d’Ars e si è intrattenuto brevemente con un gruppo di sacerdoti e di seminaristi della diocesi di Colonia (Germania), guidati dal loro vicario generale e dal rettore del seminario.

Ricordi e reliquie del Santo Curato nella sua casa di Ars.

Ritornato a Lione, ha voluto recitare una Salve Regina nella basilica di Notre Dame de Fourvière. Prima di concludere il viaggio, già all’aeroporto Saint-Exupéry della città francese, Mons. Echevarría ha detto a quanti lo stavano congedando: “Malgrado la nostra piccolezza e le difficoltà che potremo incontrare, se siamo coscienti che Dio è sempre accanto a noi, saremo capaci di ottenere, con Lui, frutti copiosi per la Chiesa e per questo meraviglioso Paese”.