Il Prelato dell'Opus Dei ha incontrato le famiglie a Roma

In un'atmosfera familiare circa 3000 persone hanno incontrato a Roma mons. Javier Echevarría, ponendogli domande su educazione, trasmissione della fede e vita cristiana in famiglia.

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Articolo de Il Tempo

"Pregate per il Papa. Non ha cercato niente per sé e invece cerca la vostra carità, il vostro aiuto, il vostro affetto, che deve tradursi nel pregare ogni giorno per la sua persona". Così ha esordito il Prelato dell'Opus Dei monsignor Javier Echevarría, durante un incontro con le famiglie che si è tenuto sabato 26 ottobre al Gran Teatro di Roma e che ha visto la presenza di circa 3000 persone. "Il Papa ci ha invitato a impegnarci per le periferie del mondo. È molto importante che andate dai bisognosi, che andate dai malati e che andate anche alle periferie che stanno attorno a voi”, ha risposto a uno studente universitario di filosofia che gli chiedeva come poter aderire all'appello del Santo Padre. “Andiamo tra le gente con l'umiltà di chi si mette gratuitamente al servizio degli altri – ha poi aggiunto il Prelato – non per insegnare, ma per imparare”.

Sempre a proposito dell'appello del Santo Padre, mons. Echevarría ha invitato tutti i presenti a pregare per Papa Francesco, indicandolo come esempio di servizio per tutti i cristiani raccontando che “era venuto a Roma per partecipare al conclave con la previsione di stare qualche giorno per poi tornare a Buenos Aires senza aspettarsi di essere eletto come successore di Pietro. Eppure subito dopo l'elezione ha messo tutto se stesso nel nuovo servizio a cui è stato chiamato”.

In un'atmosfera familiare il Prelato ha risposto a diverse domande poste dai presenti sull'educazione dei figli, sulla trasmissione della fede, sulla vita cristiana in famiglia e sull'amore tra i coniugi.

Una coppia di sposi ha posto una domanda a proposito del servizio che possono compiere i genitori nei confronti dei figli e delle altre coppie nel loro percorso di crescita umana e spirituale. Il Prelato dell'Opera fra l'altro ha risposto: “Per fare apostolato con le altre famiglie e con i propri figli bisogna innanzitutto essere una coppia felice dove l'amore cresce ogni giorno di più e dove chi vi sta attorno può vedere con i propri occhi come il marito tenga alla moglie e viceversa. I figli devono poter toccare con mano questo affetto che lega i genitori così come le altre coppie che frequentano le vostre famiglie. Ricordatevi – ha precisato il Prelato – che la vocazione matrimoniale non è una vocazione di grado inferiore per chi non è chiamato alla vita consacrata, ma ha pari dignità perché l'ha voluta il Signore per la maggior parte dei suoi figli”.

A conclusione dell'incontro con le famiglie, mons. Echevarría ha risposto a una domanda su don Álvaro del Portillo, il successore di san Josemaría Escrivá alla guida dell'Opus Dei, che sarà prossimamente beatificato: “Era una persona amabile, un uomo sempre alla mano con molte qualità spirituali e umane. Si faceva voler bene per la sua disponibilità e semplicità. Una volta, quando era univ

ersitario, fu aggredito al ritorno da una catechesi nel quartiere periferico di Vallecas e fu ferito alla testa con una chiave inglese.

Quella ferita non lo abbandonò per il resto della sua vita e gli procurava spesso dei forti dolori, ma lui ribaltò la sua sofferenza trasformandola in offerta al Signore e in spinta per le sue intenzioni”.

Al termine dell'incontro il mons. Echevarría si è intrattenuto per salutare alcune coppie di sposi con i propri bambini, molte delle quali avrebbero partecipato all'incontro tra il Papa e le famiglie previsto per il pomeriggio.