Il prelato dell’Opus Dei e Mons. Asenjo benedicono una reliquia di San Josemaría a Cordova

A Cordova (in Spagna) è stata collocata una reliquia di san Josemaría nella chiesa parrocchiale di san Nicolás, tempio nel quale il fondatore dell’Opus Dei si trattenne in preghiera nel 1938.

Invitato da Mons. Asenjo, Amministratore Apostolico della Diocesi, il prelato dell’Opus Dei, Mons. Javier Echevarría, si è recato a Cordova, dove, nel quadro dell’Anno Sacerdotale indetto da Benedetto XVI, ha benedetto una reliquia del fondatore dell’Opus Dei e ha pronunciato una conferenza rivolta ai sacerdoti della diocesi.

La cerimonia di benedizione è avvenuta a mezzogiorno del 20 novembre alla presenza dei fedeli di san Nicolás de la Villa, che gremivano la chiesa e hanno assistito con gioia e raccoglimento alla benedizione della reliquia di san Josemaría, collocata in una cappella laterale, in una pala d’altare molto semplice.

 

“La rivoluzione silenziosa della santità e dell’amore”

Nell’indirizzo di saluto al prelato dell’Opera, Mons. Asenjo ha ringraziato per il lavoro che l’Opus Dei svolge a Cordova “in continuità con lo spirito del fondatore dell’Opus Dei” e ha assicurato che il suo messaggio “è penetrato nel cuore degli andalusi” mediante le iniziative educative per la popolazione delle campagne e per la gioventù. L’Amministratore Apostolico ha aggiunto che spera che i cristiani portino avanti “la rivoluzione silenziosa della santità e dell’amore”; infine ha ringraziato per la sintonia e le preghiere per la sua persona che avverte in tanti fedeli della diocesi che si formano al calore dell’Opus Dei.

Nella cerimonia liturgica della benedizione della reliquia, Mons. Echevarría ha sottolineato il lavoro pastorale di Mons. Asenjo, che ha ringraziato affettuosamente per l’invito ricevuto a presiedere insieme questa cerimonia. Il prelato ha citato il Vangelo in cui si parla del “buon pastore”, per chiedere di pregare per il Papa, per il Vescovo e per la sua persona, spiegando che la vita dei cristiani dev’essere anche “parola di Dio che aiuti e dia coraggio agli altri”. Nella sua omelia ha esortato i presenti a pregare per i malati e ha ripetuto la sua gratitudine “di cuore” a Mons. Asenjo, al parroco don Antonio Evans, agli artisti autori della pala d’altare, al coro di Cajasur e ai fedeli della diocesi di Cordova.

 

“L’identificazione con Cristo, fondamento del sacerdozio”

In precedenza, nel Palazzo Episcopale, davanti a un numeroso gruppo di sacerdoti della diocesi, il prelato dell’Opus Dei aveva pronunciato una conferenza dal titolo “Santi per santificare”.

Nel suo intervento, pieno di riferimenti agli insegnamenti di san Josemaría e al Magistero di Benedetto XVI, il prelato dell’Opus Dei è partito dalla “identificazione con Cristo, fondamento del sacerdozio”. Mons. Echevarría ha spiegato che i sacerdoti devono cercare la loro santificazione personale nell’esercizio del proprio ministero, soprattutto nella celebrazione della Eucaristia e della Penitenza. Inoltre ha sollecitato i presenti a instaurare un rapporto di amicizia con Cristo, a preoccuparsi gli uni degli altri vivendo la fraternità sacerdotale, a vivere l’unità con il Vescovo e a pregare Dio affinché faccia “molti e santi sacerdoti”.