Il prelato: «Dacci quella gioventù dell’anima che ha sempre avuto san Josemaría»

In occasione dell’anniversario della canonizzazione di san Josemaría, celebrata a Roma il 6 ottobre 2002, il prelato dell’Opus Dei ha guidato un momento di preghiera nella chiesa prelatizia di Santa Maria della Pace. Trascriviamo qui di seguito un riassunto delle sue parole.

San Giovanni Paolo II insieme a mons. Javier Echevarría, 6 ottobre 2002.

Visto che oggi si compiono quindici anni dalla canonizzazione di san Josemaría, possiamo ricordare una cosa che don Javier ripeteva spesso quando si avvicinava quel momento: “È una chiamata alla conversione”. Anche oggi, passati alcuni anni, ciascuna e ciascuno di noi può ascoltare nuovamente la chiamata di Dio alla santità. Possiamo pensare: “È da anni che lotto per essere santo e vedi bene, Signore, a che punto sono. Ma ora, fidandomi della tua parola, voglio uscire risolutamente incontro alla santità, che non vuol dire assenza di difetti, ma perfezione nell’amore, nell’identificazione con te, Gesù. Sulla tua parola – diciamo con Pietro – getterò le reti”.

Ci chiami alla santità: dimmi, Signore, qualcosa che ora mi renda più consapevole che sei Tu colui che mi farà santo. Io mi sento uno strumento inetto e sordo, ma mi fido della tua parola. Dicci qualcosa che ci faccia capire che dietro a qualsiasi vicenda, piccola o grande, della nostra vita c’è il tuo Amore, malgrado la nostra piccolezza e la nostra miseria.

San Josemaría ripeteva che nel 1928 aveva solo 26 anni, grazia di Dio e buonumore. È la gioventù di spirito che l’ha sempre portato a conservare il desiderio di cominciare e ricominciare e trasmette anche a noi il desiderio di cominciare e ricominciare. Pertanto non deve penetrare nelle nostre anime lo scoraggiamento, ma solo il desiderio di guardare al futuro. Dacci, Signore, questa gioventù dell’anima. San Josemaría aveva un atteggiamento giovane dell’anima: è quello che chiediamo per noi.

non deve penetrare nelle nostre anime lo scoraggiamento, ma solo il desiderio di guardare al futuro

Grazia di Dio! Partecipazione alla vita divina della Trinità, come figli e figlie in Cristo. Il Signore ce la offre continuamente, nell’eucaristia, nella penitenza e nell’orazione. Quante volte san Josemaría ci esortava, con le parole e con l’esempio, a essere “anime di eucaristia, anime di orazione”!

26 anni, grazia di Dio e buonumore. Il buonumore è conseguenza della gioia: ci fa vedere l’aspetto positivo - divertente! - delle cose. Abbiamo bisogno del buonumore anche per superare le nostre limitazioni personali: è una conseguenza della gioia dei figli di Dio.

Il buonumore è conseguenza della gioia: ci fa vedere l’aspetto positivo - divertente! - delle cose

Contenti, dunque, nella lotta, nella mortificazione, nella croce, perché la gioia ha radici a forma di croce. Dacci, Signore, la capacità di essere contenti sulla croce. Saremo contenti qualunque cosa succeda, a misura della nostra fede nell’amore che Dio ha per noi.

Mons. Fernando Ocáriz, appunti di ciò che ha detto il 6 ottobre 2017 a Santa Maria della Pace, Roma.