Il patriarca rumeno da Wojtyla. Riprende il dialogo

L'incontro il 7 ottobre 2002 nel corso dell'udienza del Santo Padre ai partecipanti alla canonizzazione di Josemaría Escrivá.

Un incontro importante per il proseguo del dialogo ecumenico quello avvenuto ieri tra Giovanni Paolo II e Sua Beatitudine Teoctist, patriarca della Chiesa ortodossa romena. Il patriarca, appena arrivato all’aeroporto di Fiumicino, è stato subito accompagnato in piazza San Pietro dove il Pontefice lo ha accolto con grande affetto, affermando di aver voluto che la sua visita iniziasse alla presenza di tanti fedeli di molte parti del mondo. Dopo il viaggio apostolico del 1999 in Romania, quando Giovanni Paolo II è stato il primo Papa a varcare i confini di un paese dell’Est, il capo della Chiesa ortodossa romena ha voluto ricambiare e sottolineare, con questa visita, il significato di quel loro primo incontro.

La visita del Patriarca è, secondo Papa Wojtyla, “un atto purificante di tante incomprensioni, divisioni e del confronto spesso acceso, di azioni e parole che hanno condotto a dolorose separazioni” Il primo atto ufficiale della visita è stata la “presentazione” del patriarca ai fedeli, fatta da Giovanni Paolo II al termine dell’udienza ai pellegrini presenti a Roma per la canonizzazione di Josemaría Escrivá.

«Beatitudine e caro Fratello lo ha salutato il Papa accogliendolo, lei compie questa visita animato dai miei stessi sentimenti e dalle mie stesse aspettative. Il ritrovarci presso la tomba dei santi apostoli Pietro e Paolo sia segno della nostra comune volontà di superare gli ostacoli, che ancora impediscono il ristabilimento della piena comunione tra di noi».

Ma «il futuro», per Giovanni Paolo II, «non è un tunnel buio e ignoto»: la «certezza» della «grazia di Dio» e della «luce vivificante dello Spirito», secondo il Pontefice, «non soltanto prevale su ogni umano scoraggiamento, sulla stanchezza che a volte frena i nostri passi», ma «ci convince soprattutto che nulla è impossibile a Dio, e che dunque, se ne saremo degni, egli ci concederà anche il dono della piena unità».

La visita di Teoctist a Roma si concluderà, il 13 ottobre, con una cerimonia eucaristica presieduta dal Papa e “concelebrata” in alcuni momenti da Teoctist, che l’11 ottobre verrà ricevuto in udienza particolare da Giovanni Paolo II. Al termine della visita è prevista anche una «dichiarazione comune» firmata dal patriarca e dal Papa

David Murgia // Il Tempo