Il ministro Gasparri presenta il francobollo commemorativo

Il 9 gennaio è stato presentato a Roma il francobollo commemorativo del beato Josemaría Escrivá, nel centenario della nascita. La consegna del francobollo si è svolta nella Pontificia Università della Santa Croce, alla presenza di numerosi congressisti che partecipano al convegno "La grandezza della vita quotidiana".

Il fondatore dell’Opus Dei, Josemaría Escrivá, raffigurato su un francobollo delle poste italiane (il primo in euro, del valore di 0,41 €, e in 5 milioni di copie) in occasione del centenario della nascita. A presentare il francobollo al successore di Escrivá, mons. Javier Echevarría, è stato lo stesso ministro delle Comunicazioni, Maurizio Gasparri.

“Emettere un francobollo può sembrare un piccolo gesto, ma è per me un grande onore edificare un piccolo monumento ad una persona che ha così grandemente influito sulla vita di tante persone e nazioni, la cui memoria vive ancora oggi nella coscienza di tanti uomini e donne di tutto il mondo”, ha detto Gasparri.

Intervenuto alla Pontificia università della Santa Croce il ministro ha ricordato “il senso del concreto” affermato e vissuto dal fondatore dell'Opera, beatificato nel 1992 e che diventerà santo nei prossimi mesi. “Con le sue intuizioni -ha detto- ha realizzato e fatto realizzare opere sociali in tutto il mondo, che hanno grandemente influito sulla vita di persone, Stati e Nazioni”.

“Voglio ringraziare il prelato dell'Opera, mons. Javier Echevarría -ha detto ancora il Ministro- per averci consentito di contribuire a celebrare una figura così importante, che con i suoi valori, concretezza e religiosità, ha valorizzato la vocazione cristiana dei laici che è per noi una scelta irrevocabile. Il suo messaggio fa appello al senso di responsabilità di ciascuno, e indica che chiunque può con la sua vita e il suo lavoro trasformare la realtà in cui vive”.

Al termine, Monsignor Echevarría ha ringraziato Gasparri per l'attenzione che l'Italia ha avuto nei confronti del fondatore dell'Opus Dei, osservando che questo segno di omaggio delle istituzioni italiane nei riguardi di Josemaría Escrivá ricambia il profondo affetto che egli sempre nutrì in vita per l'Italia, la sua seconda patria: "tale affetto si traduce ora dal cielo in una intercessione efficace a favore di tutti gli italiani", ha detto il Prelato.