Festa liturgica del beato Josemaría - 26 giugno 2002

Il 26 giugno, festa liturgica del Beato Josemaría, mons. Javier Echevarría ha celebrato una Messa in suo onore nella Basilica di Sant’Eugenio. Mille e cinquecento persone hanno assistito alla cerimonia. Riportiamo alcuni brani dell’omelia.

Il Prelato del Opus Dei, mons. Javier Echeverría, durante la cerimonia.

«Il 26 giugno, anniversario del dies natalis del Beato Josemaría Escrivá alla gloria del Cielo, è per noi tutti un giorno festoso: un giorno nel quale la gratitudine a Dio si autentica in un rinnovato impegno di conversione, nel desiderio di seguire più da vicino l'esempio di fedeltà alla vocazione cristiana che il Fondatore dell'Opus Dei ci ha dato». Con queste parole ha iniziato la sua omelia il Prelato dell’Opus Dei.

«Ogni giorno ci giungono da tutte le parti del mondo lettere» ha detto durante l’omelia «che raccontano favori spirituali e materiali ottenuti per sua mediazione. Nella devozione sorta verso la figura di questo indimenticabile servo di Dio, buono e fedele, devozione che il decreto pontificio sull'eroicità delle sue virtù qualifica come un vero fenomeno di pietà popolare, si coglie il compiersi di un disegno divino: il Signore lo ha scelto come strumento per ravvivare in tante anime la consapevolezza che tutte le attività ordinarie della vita possono diventare preghiera, cammino e mezzo di santificazione, sorgente di pace e di gioia nei cuori.

Circa 1500 persone hanno partecipato alla Santa Messa nella Basilica di San Eugenio.

»L'incontro con il Beato Josemaría o con i suoi scritti a molti di noi ha cambiato la vita, ci ha portati ad incontrare Cristo, ad ascoltarlo, a porci in costante colloquio con lui, a sentire la sua chiamata, a lottare per testimoniare una piena coerenza cristiana; tutti in qualche modo siamo stati condotti da lui ad una conversione reale, alla riscoperta della preghiera, alla pratica della penitenza, alla gioia di una frequentazione assidua dei sacramenti, in particolare quelli della Penitenza e dell'Eucaristia. Grazie ai suoi insegnamenti, dinanzi a noi si sono aperti orizzonti di impegno fattivo per l'edificazione del Regno di Cristo nel mondo. Per tutto ciò possiamo a buon diritto considerarci figli suoi ed essere quindi sicuri che, da quel buon Padre che è, non ci negherà la propria intercessione per le grazie di cui abbiamo bisogno.

Al termine della cerimonia, all'uscita dalla Basilica.

»In particolare, affidiamo oggi alla sua intercessione la nostra lotta per la santità in mezzo al mondo. Il Beato Josemaría ci ha insegnato a coltivare questo grande ideale, l'unico veramente necessario, nella quotidianità, nelle occupazioni che sembrano comuni, ma che nascondono qualcosa di divino e costituiscono la trama di ogni nostra giornata: “La santità non sta nel fare ogni giorno cose più difficili, ma nel portarle a termine ogni giorno con più amore”. Chiediamo a lui di aiutarci ad assimilare questo, che è il nerbo del suo messaggio spirituale: di farci vedere il volto paterno di Dio che, in ogni piccolo gesto, si aspetta da noi il dono di un po' d'amore, di insegnarci a trasformare in preghiera — dialogo con Dio — tutta la nostra giornata.»