Elis, qui si formano gli studenti

"Il 90 per cento trova occupazione"

Offrire una buona formazione professionale ai propri allievi e metterli in contatto direttamente con il mondo del lavoro. Questo l'obiettivo del centro di Educazione, lavoro, istruzione e sport (Elis), al quartiere Tiburtino a Roma, che ieri, alla presenza del ministro delle Attività produttive, Antonio Marzano, ha inaugurato il quarantesimo anno di attività.

E ieri al Centro Elis c'erano molti di coloro che ci sono passati da studenti. Perchè il successo del modello Elis sta nel particolare rapporto creato con il mondo produttivo, per cui, in pratica, i corsi vengono pensati in funzione delle necessità delle imprese, il che vuol dire occupazione praticamente garantita.

«È importante capire - ha detto il ministro Marzano - che il benessere dipende, più che nel passato, dal rispondere alle esigenze della società». Scelto dall'Isfol come modello formativo per le istituzioni educative europee, l'Elis ha corsi dagli operai specializzati alla formazione degli istruttori della Cisco Academy, coprendo tutti i settori della formazione tecnica d'avanguardia. Ci sono anche «vivai d'impresa»: ai laureandi si propone di essere assegnati per la loro tesi, ad un progetto aziendale, commissionato da una società «madrina». Al termine del progetto i partecipanti o vengono assunti dal'impresa o possono dar seguito all'esperienza costituendo, da soli o con l'azienda partner, un'impresa per sviluppare il progetto individuato.

«Senza l'aspetto etico - ha osservato il ministro Marzano - ci può essere crescita materiale, ma non progresso. Perchè il progresso deve contenere la memoria dei valori e la speranza per il bene».

Sì perché l'Elis è stato voluto da Papa Giovanni XXIII (1964) e la sua realizzazione fu affidata al fondatore dell'Opus Dei, Josemaría Escrivá, il santo che per primo ha parlato di «santificazione nel lavoro».

Un bilancio di questi primi 40 anni di attività lo ha fatto il direttore del Centro, Michele Crudele: «A molti piacciono i numeri e le statistiche. Mi sembra di poter dire che diecimila è il numero che caratterizza questo avvio quarantennale: 10mila sono stati finora gli alunni delle Scuole Elis; 10mila sono i libri catalogati nella biblioteca; 10mila sono i ragazzi che hanno fatto sport nella palestra o nei campi all'aperto; 10mila e più sono quelli che hanno visto i filmati della canonizzazione di san Josemaría distribuiti dai server nelle settimane seguenti al grande evento».

Dall'Elis escono tutt'ora operai specializzati in meccanica, elettronica, elettrotecnica e saldature; artigiani orafi e orologiai; diplomati specializzati con master in tecnologie multimediali, ingegneria della manutenzione e media.

David Murgia // Il Tempo