Qui di seguito gli argomenti e le domande più frequenti (i link alle risposte sui trovano anche sulla barra laterale di sinistra). Il testo integrale della prima intervista concessa a Pilar Urbano ("Sento il peso dell'Opera e la forza di Dio") si trova tra i link della barra laterale destra. 1. UN MONDO ASSETATO DI PACE
- Monsignor Escrivá affermava, a proposito della situazione dell’uomo e della società del secolo XX, che "queste crisi mondiali sono crisi di santi". Che cosa ci può dire su questo? È un concetto ancora valido per l’uomo e la società del secolo XXI?
- Nella sua dichiarazione successiva agli attentati dell’11 marzo, lei invita a pregare per i terroristi. E’ possibile pregare per gente capace di uccidere in modo così crudele?
3. UNA RISPOSTA PER CHI CERCA DIO
- Si assiste a un ritorno di interesse verso la spiritualità. Che risposta offre l'Opera a questa ritrovata "sete" interiore?
- Come si può provare gioia in un mondo come il nostro, dove sono tanto presenti il dolore e l’ingiustizia?
5. L’OPUS DEI E IL CONCILIO VATICANO II
- Dal punto di vista dottrinale, l’Opera è tradizionalista o tradizionale? E come si esplica questo atteggiamento nei confronti del Concilio Vaticano II?
- In che senso la donna è elemento chiave nella famiglia?
- Secondo Lei, esiste un contrasto tra il lavoro della donna fuori casa e il lavoro in casa?
- Quali sono i fondamenti dello spirito dell’Opus Dei?
- Venticinque anni di pontificato sono venticinque anni della storia del mondo. Che giudizio dà della missione del Papa?
- Si può dire che Giovanni Paolo Il si sia appoggiato sull'Opus Dei?
- L'Opera potrà vivere tranquilla se il prossimo Papa non le sarà così favorevole, così propizio, quanto lo è stato Giovanni Paolo II?
- Se potesse salvare una sola tra le massime di Escrivá, quale sceglierebbe?
- Quando pensa al beato Josemaría, quale idea, quale episodio forte le viene in mente?
- E chiudendo gli occhi come lo vede?
- A quasi settantacinque anni dalla fondazione dove individua la particolare vitalità dell'Opera?
11. CONSERVATORI O PROGRESSISTI
- L’Opus Dei è un’istituzione conservatrice?
- Quali iniziative vengono promosse dall’Opus Dei per i giovani e con l’obiettivo di aprire nuove opportunità nei paesi africani maggiormente travagliati?
- In che senso l’Opus Dei può influire sugli avvenimenti del mondo e, in particolare, della Chiesa? In che modo la situazione attuale influisce sulla Prelatura?
- In qualche occasione Giovanni Paolo II ha parlato dell'Opus Dei come di una potenza: «il potente Opus Dei»...
14. ECCELLERE PER ESSERE SANTI?
- Perché dite che i membri dell’Opera hanno il “dovere” di emanciparsi nel proprio lavoro, di essere sempre “più bravi”? C’è bisogno di far carriera per diventare santi?
- Un aspetto che caratterizza l’Opus Dei è la santificazione del lavoro professionale. Come si deve intendere questa realtà? Non c’è pericolo di esagerare nell’impegnarsi nel lavoro?
- Papa Giovanni Paolo II, nella sua recente Lettera Apostolica sul prossimo Giubileo, ha rivolto un forte richiamo alla "penitenza e riconciliazione", incoraggiando tutti a "un esame di coscienza". Nella situazione di chi è arrivato da poco a occupare un ruolo di alta responsabilità, ritiene che nell’Opus Dei ci siano cose da cambiare? Linee da correggere? Nuovi messaggi da diffondere tra i fedeli che le sono stati affidati?
- Quale margine di libertà creativa e innovatrice può avere il nuovo prelato?
16. LA CANONIZZAZIONE DI SAN JOSEMARÍA
- Escrivá “democratizzò” la santità e il Papa lo propone come esempio a tutta la Chiesa. Ma come possono imitare un sacerdote le donne e gli uomini comuni, che conducono una vita completamente diversa e affrontano problemi assai differenti?
- In qualche occasione Lei ha parlato di un femminismo autentico. A cosa si riferisce?
18. COME HA CONOSCIUTO L’OPUS DEI?
- Come è arrivato a conoscere l'Opera?
- Da che cosa è stato maggiormente attratto?
- Come ha conosciuto il fondatore dell'Opus Dei?