Creonte contro Antigone

Presso la Residenza Universitaria Monterone di Napoli si è tenuto recentemente il quinto di una serie di incontri pubblici di filosofia politica, sociale e del diritto dal titolo "Universalità e pluralità nella società contemporanea".

Il ciclo di incontri è organizzato dall’Istituto per ricerche ed attività educative (IPE). Lorenzo Ornaghi, Rettore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, e Giuliano Ferrara, opinionista e direttore de ‘Il Foglio’, hanno discusso, il 18 febbraio scorso, in una conferenza dal titolo: Creonte contro Antigone. Lo Stato-Leviatano e le ‘leggi non scritte degli dèi’, della solitudine dell’uomo moderno di fronte allo Stato, soprattutto se il potere legislativo e giudiziario regolano la vita privata e le scelte ultime dei cittadini con una prospettiva chiusa al riconoscimento di qualunque istanza normativa naturale e universalmente valida.

Muovendo dalla metafora classica di Antigone che dona la vita per il riconoscimento di questa norma non scritta divinamente ispirata, e di Creonte che condanna tragicamente un’innocente per applicare una legge positiva, i relatori hanno descritto la situazione italiana e delle altre società occidentali facendo più volte riferimento a casi attuali e recenti già noti all’opinione pubblica. I relatori hanno sottolineato, con puntuali riferimenti a teorie filosofiche e a norme attuali, che sarà il tema della vita a dominare la discussione di questo secolo e di come sia necessario trovare valori che la tutelino dall'inizio dal suo nascere fino al suo termine.

All’incontro, a cui ha partecipato un folto pubblico, è seguita una vivace discussione che è stata moderata da Virman Cusenza, direttore de ‘Il Mattino’.