Confalonieri e Boffo inaugurano la Torrescalla

Dino Boffo, Direttore di Avvenire, Fedele Confalonieri, Presidente di Mediaset e Armando Fumagalli, Docente di Semiotica presso l’Università Cattolica hanno inaugurato lo scorso 17 novembre l’Anno Accademico della Residenza Universitaria Torrescalla della Fondazione Rui, intervenendo sul tema: La qualità della comunicazione mediale oggi in Italia.

Fumagalli ha stimolato gli ospiti con due provocazioni: può essere il modello “business is business” e quindi l’esigenza di rispettare alcuni criteri economici una giustificazione per una bassa qualità del prodotto mediale? È proprio vero che la trasgressione fa audience? Non c’è forse il rischio che chi fa tv abbia un modello di pubblico diverso dalla reale sensibilità dello spettatore?

Boffo ha contestato – perché troppo limitante – considerare mero prodotto un quotidiano, uno strumento che vuole incidere sul modo di pensare di chi legge. Ha poi detto che vi sono quattro fattori che condizionano la qualità. “La logica del profitto e di impresa applicata agli editori e a chi fa informazione e intrattenimento. La cultura dei Direttori delle testate. La fragilità della classe giornalistica perché è impossibile l’obiettività e credere che l’oggettività non esista. Infine, la mancanza di razionalità decisionale da parte dell’utente finale, che non sceglie il meglio bensì quel che gli piace in un determinato momento.”

Confalonieri ha avuto parole di apprezzamento per la TV pubblica degli anni sessanta: “Ho imparato molte cose da quel tipo di informazione molto attento alla cultura”. Ma la situazione attuale è a suo parere del tutto differente: “Noi ci rivolgiamo a un pubblico di 40 milioni di italiani, ma siamo anche un’impresa e dobbiamo ragionare quindi con la logica dell’impresa, rispondendo cioè ai nostri 250 mila azionisti più uno. Il punto è trovare un equilibrio tra l’essere editore e impresa con problemi di vendita." Alla TV commerciale ha inoltre rivendicato un ruolo nell’uscita del Paese dai difficili anni ’70, caratterizzati anche dall’antioccidentalismo e dal grigiore culturale. Pur riconoscendo i limiti di alcuni programmi televisivi ha difeso il “diritto di scelta” dei telespettatori, invitando le famiglie a stare più vicine ai figli mentre guardano la TV: “La TV non può sostituirsi alla scuola e alla famiglia”.

Sia il moderatore che alcuni interventi del pubblico hanno avanzato dubbi su tale impostazione individuandovi in qualche misura il rischio di una rinuncia al ruolo di responsabilità dell’imprenditore. Confalonieri ha precisato che esiste anche un problema di formazione dei professionisti della comunicazione la cui soluzione può portare a ridurre la produzione e programmazione di prodotti negativi.

Tra gli ospiti presenti in sala, la Senatrice Ombretta Fumagalli Carulli, Umberto Zanni, già presidente della RAS, Osvaldo De Donato, Preside della Facoltà di Ingegneria al Politecnico di Milano.