Quarta domenica di Quaresima con il beato Álvaro: "Il Signore non si stanca mai di noi"

Pubblichiamo un testo del beato Álvaro che ci invita a rinnovare la donazione a Dio e a ricominciare la lotta ascetica.

Ascolta la lettura in italiano delle parole del beato Álvaro in occasione della quarta domenica di Quaresima: Spotify Soundcloud



(Testo del 1° marzo 1984, pubblicato in “Caminar con Jesús al compás del año litúrgico", Ed. Cristiandad, Madrid 2014, pp. 116-120).

Crescere nella vita interiore è un'esigenza della nostra vocazione divina. Crescere significa rinnovarsi, abbandonare ciò che è diventato vecchio – con la vecchiaia dovuta all'abitudine, alla routine, alla tiepidezza – e ritrovare la gioventù di spirito, che germoglia unicamente da un cuore innamorato. In questi termini ce lo faceva notare il nostro Fondatore, che ogni giorno sapeva scoprire nella Santa Messa – quell' «incontro personalissimo con l'Amore della mia vita»[1], diceva – la spinta per rinnovare e accrescere continuamente la propria donazione, perché – aggiungeva – «sono giovane, e lo sarò sempre perché la mia gioventù è quella di Dio, che è eterno. Con un amore come questo non potrò mai sentirmi vecchio»[2].

Crescere significa ritrovare la gioventù di spirito, che germoglia unicamente da un cuore innamorato

Anche noi, figlie e figli miei, dobbiamo mantenere giovane e vibrante la nostra risposta alla chiamata che riceviamo, la nostra donazione, senza riservarci nulla: progetti, affetti, ricordi, illusioni... tutto deve stare perfettamente abbandonato nel Signore – relictis omnibus![3] -, se veramente desideriamo essere fedeli a questa vocazione divina. Esaminatevi con coraggio, con sincerità, profondamente: come ho vissuto quest'anno gli obblighi – obblighi gustosi! – del mio impegno d'amore? Mi sono impegnato con il Signore in delicatezze di persona innamorata o, al contrario, ho schivato qualche conseguenza concreta della donazione? Ho lottato con decisione contro tutto ciò che poteva intiepidirla? Nel vostro esame stimolate il dolore d'amore, perché tutti noi avremmo potuto mettere più affetto e una maggiore esigenza nel nostro rapporto con Dio.

Siamo stati scelti per essere santi veramente, per dare la caccia all'Amore che non conosce limiti

E se scoprite qualcosa che vi vincola a cose che non sono sue [...], reagite energicamente, perché siamo stati scelti per essere santi veramente, per dare la caccia all'Amore che non conosce limiti: quell'Amore che ci infiamma ogni giorno, che ci mantiene sempre giovani – con una gioventù di anima e di spirito –, anche se il tempo passa e nel corpo si nota il logorio degli anni.

Nel rinnovare la vostra donazione il prossimo giorno 19[4], riflettete sulla fedeltà di san Giuseppe alla sua vocazione specifica, tenendo davanti agli occhi l'esempio eroico di nostro Padre. Portate alla vostra meditazione personale – come già avrete fatto in queste settimane – la vita del santo Patriarca, che non lesinò sforzi pur di compiere la missione che gli era stata affidata. «Vedete – ci insegnava il nostro Fondatore –: che cosa fa Giuseppe, con Maria e con Gesù, per adempiere il mandato del Padre, la mozione dello Spirito Santo? Gli dona interamente il proprio essere, mette al suo servizio la propria vita di lavoratore. Giuseppe, che è una creatura, alimenta il Creatore; egli, che è un povero artigiano, santifica il proprio lavoro professionale [...]. Gli dà la sua vita, gli dona l'amore del suo cuore e la tenerezza delle sue attenzioni, gli presta la forza delle sue braccia, gli dà... tutto quel che è e che può»[5] [...].

Mantenete vivo il senso del dovere: siamo leali! Il Signore non si stanca mai di noi

Quando la lotta appare facile e quando si presenta difficile, quando l'entusiasmo è presente e quando l'entusiasmo umano viene meno, quando si ottengono vittorie e quando sembra che raccogliamo soltanto sconfitte..., mantenete vivo il senso del dovere: siamo leali! Il Signore non si stanca mai di noi: ci perdona continuamente, ci chiama ogni giorno, con una ininterrotta successione di mozioni che ci trasformano – se ci adoperiamo per ricambiare queste grazie – in strumenti adeguati, anche se non ce ne rendiamo conto [...].

Vi chiedo anche una costanza quotidiana nell'apostolato della Confessione, che la Chiesa si aspetta da noi e che è il requisito indispensabile per compiere un profondo lavoro di anime. Abbiate molta pazienza con le persone che conoscete, senza scoraggiarvi quando non rispondono. Dedicate loro il vostro tempo, amatele veramente, e finiranno con l'arrendersi all'Amore di Dio che scopriranno nella vostra condizione.


[1] San Josemaría, Appunti di una riunione familiare, 15-III-1969 (AGP, biblioteca, P01, 1969, p. 403).

[2] Ibid., pp. 405-406.

[3] Lc 5, 11.

[4] N. ed. Nella festa di san Giuseppe i fedeli dell'Opus Dei rinnovano personalmente, senza nessuna formalità, gli impegni che liberamente hanno assunto nell'incorporarsi all'Opera. È un buon momento per tutti i cristiani nel quale rinnovare i propri impegni battesimali.

[5] San Josemaría, Appunti di una meditazione, 19-III-1968 (AGP, biblioteca, P09, p. 99).