Amare lo studio e studiare l'amore: è l'invito di Zamagni alla Residenza del Levante

Lo scorso 23 gennaio è stato ufficialmente inaugurato l'anno accademico 2009-2010 della Residenza Universitaria del Levante di Bari.

Le duecento persone che gremivano l'aula magna della residenza hanno ascoltato con apprezzamento la prolusione del professor Stefano Zamagni su “La crisi economico-finanziaria come crisi di senso: vie di uscita”.

Per il professor Zamagni – ordinario di Economia Politica presso l'Università di Bologna e consultore del Pontificio Consiglio per la Giustizia e per la Pace – questa crisi è stata generata dalla perdita di senso nei sistemi economici occidentali: aver separato la sfera dell'economico da quella del sociale, non riconoscere più il lavoro come fonte di ricchezza, il voler costruire il mercato senza le regole della democrazia.

Per uscire dalla crisi, quindi "bisogna restituire all'economia quella direzione che è stata persa". Bisogna tornare a declinare principi come il bene comune, la reciprocità, il valore del lavoro come origine della ricchezza, come indicato da Papa Benedetto XVI nella sua ultima Enciclica “Caritas in veritate”.

Il professor Zamagni ha concluso con una suggestiva proposta al mondo dell'Università: "insegnare ad amare  lo  studio e  a  studiare l'amore",  sintetizzando  in  questa  frase  la  necessità  di  unire - nell'attività commerciale e nel mondo delle imprese sociali - i valori e la solidarietà con l'efficienza economica e la competenza professionale.

Tra i partecipanti all'atto inaugurale, insieme a molti studenti e docenti, c'erano anche il Sindaco di Bari, dottor Michele Emiliano, e il Rettore dell'Università di Bari, il professor Corrado Petrocelli. Entrambi, nel loro indirizzo di saluto, hanno ricalcato la necessità di ripartire dalla formazione dei giovani, che è la priorità strategica per ricostruire l'economia e la società nel dopo crisi.