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Pedro: «Sono stato numerario e non cambierei nulla del mio cammino»

Pedro è un architetto con una specializzazione nelle ONG. Attualmente sta studiando un master in Economia Urbana. Il prossimo maggio si sposerà con Ine. Il suo percorso di discernimento vocazionale lo ha avvicinato all’Opus Dei, istituzione alla quale ha appartenuto per alcuni anni e che ricorda con gratitudine: «Non mi pento di essere quello che sono oggi, e oggi sono quello che sono grazie a tutto il cammino che ho fatto», assicura.

A tu per tu

Laura: «Sono stata numeraria per 25 anni. Non li considero affatto anni sprecati»

Laura, medico a Barcellona, è stata numeraria dell'Opus Dei per 25 anni. Nel 2020, dopo un lungo processo di riflessione, ha deciso di lasciare l'Opera. "Il bilancio è positivo, senza dubbio. Non li considero affatto anni sprecati", afferma, sottolineando la formazione ricevuta, l'aver conosciuto molte persone e l'aver imparato a vivere le virtù con semplicità.

A tu per tu

Aspetti dell'incorporazione e dell'uscita dall'Opus Dei

Come si può far parte dell’Opus Dei? È possibile rinunciare a far parte della prelatura? In questo articolo si danno notizie dettagliate su alcuni aspetti del discernimento e sulle fasi dell’incorporazione nell’Opus Dei, nonché sulle situazioni di uscita, con alcune riflessioni sul fenomeno vocazionale e il relativo accompagnamento.

Dall'Opus Dei

Lasciare l’Opus Dei

Nell’Opus Dei si entra, si sta e si esce liberamente.

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