“La nostra tendenza all'egoismo non muore”
Non mettere il tuo “io” nella tua salute, nella tua reputazione, nella tua carriera, nel tuo lavoro, in ogni tuo passo... Che cosa sgradevole! Sembra che abbia dimenticato che “tu” non hai nulla, che tutto è Suo.
“Senza di Lui non possiamo nulla”
Quando senti l'orgoglio che ribolle dentro di te — la superbia! —, che ti fa considerare un superuomo, è arrivato il momento di esclamare: no! E così, assaporerai la gioia del buon figlio di Dio, che passa sulla terra commettendo errori, ma facendo il bene. (Forgia, 1054)
“Facciamo presente a Gesù che siamo bambini”
Facciamo presente a Gesù che siamo bambini. E i bambini, i bambini piccolini e impacciati, che fatica fanno per salire un gradino! Se ne stanno lì, sembra, a perdere tempo. Alla fine, ce l'hanno fatta. Adesso, un altro gradino.
"Consentigli di essere esigente con te!"
Dio ci ama infinitamente di più di quanto tu stesso ti ami... consentigli, dunque, di essere esigente con te! (Forgia, 813)
“Siamo comuni fedeli che conducono una vita in tutto uguale a quella di tanti ”
Dio non ti strappa dal tuo ambiente, non ti allontana dal mondo, né dal tuo stato, né dalle tue nobili ambizioni umane, né dal tuo lavoro professionale... però, lì, ti vuole santo! (Forgia, 362)
“Per obbedire ci vuole umiltà”
Quando devi comandare, non umiliare: comportati con delicatezza; rispetta l'intelligenza e la volontà di chi ubbidisce. (Forgia, 727)
"Il Signore si serve di noi come di torce"
Figli di Dio. — Portatori dell'unica fiamma capace di illuminare i cammini terreni delle anime, dell'unico fulgore, nel quale mai potranno darsi oscurità, ombre o penombre. — Il Signore si serve di noi come di torce, perché questa luce illumini... Da noi dipende che molti non rimangano nelle tenebre, ma percorrano sentieri che conducono fino alla vita eterna. (Forgia, 1)
“Tutto può e deve portarci a Dio”
Urge la diffusione della luce della dottrina di Cristo. Fa' provvista di formazione, riempiti di idee chiare, della pienezza del messaggio cristiano, per poterlo poi trasmettere agli altri. — Non aspettarti illuminazioni da Dio, che non ha motivo di dartene, dal momento che disponi di mezzi umani concreti: lo studio, il lavoro. (Forgia, 841)
“Simili a bambini davanti a Dio”
Nel considerare proprio ora le mie miserie, Gesù, ti ho detto: lasciati ingannare da tuo figlio, come quei papà buoni, tenerissimi, che mettono in mano al loro bambino il regalo che vogliono ricevere da lui..., perché sanno molto bene che i bambini non hanno nulla. — E che gran festa quella del padre e del figlio, anche se tutti e due conoscono il segreto! (Forgia, 195)
“Seguire da vicino le orme di Cristo”
La nostra condizione di figli di Dio ci porterà — insisto — ad avere spirito contemplativo in mezzo a tutte le attività umane — luce, sale e lievito, attraverso l'orazione, la mortificazione, la cultura religiosa e professionale —, facendo diventare realtà questo programma: quanto più siamo immersi nel mondo, tanto più dobbiamo essere di Dio. (Forgia, 740)