“Non mi stanco di ripetere che dobbiamo essere anime contemplative in mezzo al mondo, che cercano di trasformare il loro lavoro in orazione”. San Josemaría
“Non mi stanco di ripetere che dobbiamo essere anime contemplative in mezzo al mondo, che cercano di trasformare il loro lavoro in orazione”.
Quello della preghiera è quasi un istinto presente in tutti gli uomini e tutte le donne di tutti i tempi. Ma che cos’è la preghiera per i cristiani?
In questi giorni molte parti del mondo sono in quarantena. In alcune zone del pianeta si è stati costretti persino a sospendere la celebrazione pubblica dell’Eucaristia. Supplichiamo Dio di uscire da questa situazione, in modo che al più presto possa toccare nuovamente le nostre anime attraverso la Comunione sacramentale.
La legge “amare Dio sopra tutte le cose e il prossimo come se stesso” non è un precetto qualsiasi. L’amore non si può pretendere, e Dio ci invita a partecipare di Lui soltanto dopo aver mostrato all’uomo il suo infinito affetto e le sue cure.
Avviarsi sulla via della contemplazione significa lasciare che lo Spirito Santo operi perché Egli rifletta in noi il volto di Cristo in tutte le situazioni della vita.
In un mondo pieno di attivismo, san Josemaría ci propone una “logica” sorprendente: in primo luogo, preghiera e mortificazione; soltanto dopo, azione. Così potremo sintonizzarci meglio con l’apostolato che Dio vuole.
“Sognate, perché anche i sogni sono orazione, sono un lavoro per Dio”. Queste parole di san Josemaría sono occasione per riflettere sull’importanza di affidare al Signore le proprie aspirazioni.
La chiamata del Signore a «essere perfetti come il Padre celeste» (Mt 5, 48) consiste nel vivere come figli di Dio, consapevoli del valore che abbiamo ai suoi occhi, ancorati alla speranza e alla gioia che nasce dal sentirci figli di un Padre così buono.
In questi giorni di quarantena la maggioranza di noi ha grandi difficoltà a confessarsi. Probabilmente è ancora lontano il momento del ritorno alla normalità; tuttavia, quando ci vede pentiti, Egli stesso corre verso di noi, emozionato, felice e orgoglioso di noi, quando ritorniamo a casa.
Quali sono i veri motivi che spingono un cristiano? Che cosa intendiamo quando diciamo che vogliamo essere migliori? Questo testo suggerisce che il Signore stia al centro della nostra lotta, piuttosto che essere centrati su noi stessi.
Ringraziare, per ciò che è buono e per ciò che è cattivo, vuol dire sapersi amato da Dio: grazie perché stai qui al mio fianco; grazie perché per Dio sono importante.