L’evento, dal titolo “Ricerca per lo sviluppo”, è stato anche occasione di confronto con il mondo politico ed economico. Numerosi gli ospiti presenti, tra cui il Sindaco di Roma, Walter Veltroni, il Presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo, ill Presidente della Provincia di Roma, Enrico Gasbarra, il Presidente dell’Unione Industriali e delle Imprese di Roma, Luigi Abete, e il Presidente dell’Advisory Board del Campus Bio-Medico, Joaquín Navarro-Valls. Presenti all’evento anche i rappresentanti di diverse aziende medico-farmaceutiche oltre a numerosi giovani ricercatori.
“Abbiamo lavorato insieme, assolutamente convinti dell’importanza di questa struttura” ha affermato Veltroni, dopo aver ricevuto dalle mani di Gianni Letta la scultura “La Scienza per l’Uomo” - motto dell’Università - opera di Oliviero Rainaldi. Un riconoscimento dell’Ateneo per l’impegno del Sindaco di Roma nello sviluppo della capitale come grande centro universitario e per l’attenzione accordata alla realizzazione della nuova sede del Campus Bio-Medico a Trigoria.
70 ettari di terreno, sui quali si stanno ultimando il nuovo Policlinico dell’Università e il Polo di Ricerca Avanzata in Biomedicina e Bioingegneria, che sorgono accanto al Centro per la Salute dell’Anziano, attivo già dal 2001, e sorto su 8 ettari di terreno donati da Alberto Sordi. Sono queste le strutture che compongono il nuovo campus universitario realizzato con un impegno economico di 185 milioni di euro finanziati con fondi privati e pubblici, sia nazionali che europei.
“Sono felice di vedere - ha dichiarato il Presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo -che qui diversi linguaggi si intersecano, i linguaggi del pubblico e del privato nella sanità e nella ricerca. Abbiamo attuato il piano di risanamento difendendo la rete di assistenza e la rete di eccellenza. E voi siete parte della rete di eccellenza”. “Nel nostro sistema sanitario - ha continuato Augusto Battaglia, Assessore alla Sanità del Lazio -il Campus Bio-Medico opererà con piena parità nel sistema sanitario pubblico e insieme ci impegneremo in un servizio indispensabile per i cittadini”.
È toccato al Prof. Paolo Maria Rossini, Direttore scientifico del settore ricerca del Campus Bio-Medico, presentare le strategie di sviluppo del futuro Polo. Attività di ricercatori e laboratori sarà coordinata all’interno di alcune “Linee di ricerca”, tra queste: Patologie dell’età senile, Neuroscienze, Oncologia, Disfunzioni del metabolismo, Tecnologie e ICT applicate alla biomedicina.
Si parte da un bilancio positivo dei primi 13 anni di vita del Campus Bio-Medico. L’Ateneo intrattiene già rapporti con numerose Università e Centri di Ricerca in Italia e all’estero (USA, Giappone, UK, Francia, Spagna, Germania…). Nell’ambito del VI Programma Quadro dell’Ue, è coordinatore del progettoTACT, che si propone attraverso la collaborazione di neurologi e ingegneri lo sviluppo di “giocattoli intelligenti” per l’osservazione del comportamento dei bambini nei primi due anni d’età. I giocattoli sono già stati realizzati ed è iniziata la fase di osservazione. C’è poiALLADIN, un secondo progetto europeo compartecipato dal Campus Bio-Medico, che ha portato alla realizzazione di piattaforme robotizzate per la riabilitazione di pazienti colpiti da ictus. Un programma che si è concluso nel marzo scorso, ma che ha condotto ulteriormente il Campus Bio-Medico a collaborazioni nel settore della robotica con Università prestigiose come il MIT (Usa). E ancora il progettoCYBERHAND, in collaborazione con altri Centri di Ricerca italiani tra cui il Sant’Anna di Pisa, finalizzato allo sviluppo e impianto di mano robotizzata, controllata dagli impulsi cerebrali del paziente.
Joaquín Navarro-Valls, Presidente dell'Advisory Board, ha richiamato lamission con cui il Campus Bio-Medico di Roma è nato nel 1991, “la Scienza per l’uomo”, e ha riproposto la questione antropologica nella ricerca scientifica.“Ogni progetto di ricerca che voglia mantenere un rapporto con la realtà ed essere al servizio dell’uomo - ha dichiarato -pone una questione a monte alla quale ogni ricercatore deve rispondere: Chi è questo essere umano?”.
Il nuovo edificio del Polo di Ricerca Avanzata in Bioingegneria e Biomedicina sarà inaugurato in autunno. Con una superficie di 20.000 metri quadri sarà capace di ospitare circa 300 ricercatori. I laboratori saranno suddivisi in 28 moduli, 18 dedicati alla ricerca in ambito medico e altri 10 dedicati alla ricerca in ambito bioingegneristico.