Il Prelato dell’Opus Dei S.E. Mons. Javier Echevarría ha inaugurato alle 9.30 la nuova strada adiacente, intestata a Mons. Álvaro del Portillo, suo predecessore alla guida dell’Opus Dei e primo promotore di questa iniziativa universitaria. La stessa folla ha poi assistito partecipe alla Santa Messa celebrata dal Prelato dell’Opus Dei che, nell’omelia, ha invitato a far crescere ulteriormente le attività dell’Università aprendo nuove facoltà. Mons. Echevarría ha messo in guardia dal confidare esclusivamente nell’efficacia dei nuovi sofisticati macchinari, mentre bisogna rivolgere l’attenzione alla persona. Non a caso – ha ricordato - il lemma del Campus è: “La scienza per l’uomo”. Al termine della Messa il Prelato ha intonato la Salve Regina davanti al quadro della Madonna benedetto pochi giorni prima dal Papa. La partecipazione spirituale ed affettiva della folla era evidente. Le persone presenti provenivano da tutta Italia e molte di loro sono sostenitrici del Campus attraverso l’Associazione degli Amici.
Il Segretario di Stato Cardinal Tarcisio Bertone ha poi presenziato al taglio del nastro inaugurale da parte di due gemelli di cinque anni e, assieme alle altre autorità, ha visitato le nuove strutture e i reparti di degenza.
Il Presidente del Campus, prof. Paolo Arullani ha aperto i discorsi ufficiali all’interno dell’elegante e spaziosa hall del policlinico, sottolineando che il Campus “offre un servizio pubblico e crede nella collaborazione con chi ha la responsabilità della res publica. Le nostre attività nei settori della didattica, della ricerca e della sanità sono per il bene comune.”
È poi intervenuto il Prelato dell’Opus Dei: “A tutti voi va il nostro ringraziamento, che si estende a tutti coloro che si sono adoperati con convinzione per favorire la nascita di un’opera che vuole contribuire significativamente e cristianamente al bene della società”.
Dopo i discorsi del Rettore, del Presidente della Regione e altre autorità, il Cardinal Bertone ha ricordato l’opportunità che strutture come queste vengano incontro alle necessità di chi soffre ed ha bisogno di una cura specializzata e, allo stesso tempo, umana.
Nel pomeriggio il Professor Joaquín Navarro Valls ha tenuto una prolusione, per l’inaugurazione dell’anno accademico, sull’importanza dello sguardo antropologico nella scienza medica, concludendo: “Solo nella cultura cristiana si sviluppa una concezione unitaria della persona umana, intesa come individuale, spirituale e corporea.”