La Sicilia, grazie alla generosità e al forte sentimento di riconoscenza dei suoi abitanti, continua a ricordare il viaggio di san Josemaría Escrivá a Messina e Catania nel giugno del 1948, di cui è il sessantesimo anniversario, e la ricorrenza dell’80° anniversario dell’Opus Dei. Tre gli eventi di questi ultimi giorni. Il 2 ottobre a Palermo, si è tenuta una solenne concelebrazione presieduta dall’Arcivescovo mons. Paolo Romeo, cui ha assistito una folla di circa 1000 persone. Durante la sua omelia, ricca di riferimenti al messaggio di san Josemaría, mons. Romeo ha detto fra l’altro: “L’insegnamento dell’Opus Dei dà un valore positivo al mondo e alla realtà che circonda l’uomo, realtà donata da Dio perché possa essere trasformata sempre di più nel suo Regno. San Josemaría invitava i suoi figli ad amare il mondo appassionatamente”.
Il giorno dopo, ad Agrigento, è stata benedetta la targa apposta dal Comune su una piazzetta del centro storico – da poco completamente restaurata - intitolata a San Josemaría Escrivá. Era presente il Sindaco, Marco Zambuto, che ha rivolto alcune parole ai presenti per manifestare i sentimenti con cui il Consiglio comunale da lui presieduto ha inteso manifestare l’apprezzamento per il messaggio di san Josemaría. Il Vicario della delegazione della Sicilia della Prelatura, don Bruno Padula ha poi benedetto la targa. A seguire, si è tenuta nella vicina chiesa dell’Immacolata una solenne concelebrazione presieduta dall’Arcivescovo mons. Francesco Montenegro.
Domenica 5 ottobre, infine, al Grande Albergo dell’Etna, a quota 1780, in contrada Serra La Nave, in uno splendido scenario naturale, è stata benedetta una lapide che ricorda la presenza di san Josemaría Escrivá il 21 giugno del 1948, nel corso del suo primo viaggio apostolico in Sicilia. I suoi biografi raccontano quanto egli rimase colpito dalla bellezza del paesaggio e dal rigoglio della natura. Alla semplice cerimonia erano presenti, oltre a un buon numero di persone, don Bruno Padula, Maria Arena, Sindaco di Ragalna, il paese nel cui territorio si trova l’albergo, e il prof. Giuseppe Ronsivalle, membro del Consiglio regionale per la protezione del Patrimonio naturale, nonché docente di Conservazione della Natura presso l’Università di Catania. Sulla lapide commemorativa, fissata all’ingresso del Grande Albergo, si legge: IL 21 GIUGNO DELL’ANNO 1948 SAN JOSEMARÍA ESCRIVÁ FONDATORE DELL’OPUS DEI NEL SUO PRIMO VIAGGIO APOSTOLICO IN SICILIA SOSTÒ BREVEMENTE IN QUESTO GRANDE ALBERGO. PREGÒ PER GLI ABITANTI DI CATANIA E DELLE ZONE ETNEE DI CUI CONOSCEVA L’AMORE PER LA MADRE DI DIO, PER LA CHIESA E PER LA SANTA VERGINE AGATA.