Bisogna mettere Cristo in cima a tutto

A Guadalajara il Prelato dell’Opus Dei ha incontrato alcune famiglie provenienti da tutto l’occidente del paese, da Tijuana fino a Colima, e dalle città del Michoacán..

Domenica 2 agosto mons. Javier Echevarría ha incontrato una entusiasta moltitudine di persone che lo aspettava nell’Arena VFG. In attesa del suo arrivo, un gruppo di cantanti popolari ha rallegrato l’ambiente con alcune canzoni d’amore, che san Josemaría, fondatore dell’Opus Dei, era solito cantare “a Dio”. Quella mattina le note de La Morenita e di Chapala sono state ripetute varie volte.

Il Prelato è arrivato a mezzogiorno e, dopo aver ringraziato tutti i presenti, ha diretto la recita dell’Angelus. Subito dopo ha cominciato a parlare della visita che qualche giorno prima aveva fatto alla Basilica di Guadalupe, dove aveva messo le sue figlie, i suoi figli e le sue intenzioni nel grembo della Vergine Santissima. Poi ha ricordato anche che san Josemaría desiderava morire – e di fatto morì – guardando un’immagine della Madonna mentre lei gli dava un fiore: “Chiediamole di sostenerci durante la vita in modo che veramente la nostra vita sia una rosa quotidiana da poter presentare al Signore”.

Mons. Echevarría all'inizio dell'incontro è stato con con Micaela Jiménez, una sua figlia di 110 anni, che lo salutò con molto affetto.

Mons. Echevarría ha aggiunto: “Io le ho portato la vostra vita, la vita di tutto il Messico, la vita di tutta l’umanità. Sì, ho sentito che questa Madre del Cielo ci dà molti abbracci… se vogliamo. Infatti, come accade con i bambini, certe volte vogliamo essere autonomi e ci allontaniamo dalle cure di questa mamma che ci ama tanto [...]. Le ho dato anche tre baci, dicendole: portali a Dio Padre, a Dio Figlio e a Dio Spirito Santo, affinché noi abbiamo coscienza di ciò che significa la misericordia di Dio che vuole vivere con noi”.

Durante l’incontro la grande maggioranza delle domande che gli sono state rivolte riguardava i diversi aspetti della vita familiare e sociale; l’educazione, la responsabilità sociale, la formazione dei genitori, come conciliare il lavoro con la vita di famiglia, le conseguenze della moda, ecc.

Mons. Echevarría ha incoraggiato gli sposi a essere un cammino di santità per il rispettivo coniuge, a fare attenzione alle piccole cose nel dimostrare l’affetto, a perdonare, a non discutere in presenza dei figli. Ha parlato anche dell’orazione – che ha chiamato la “togli-preoccupazioni”-, della devozione a don Álvaro del Portillo e della confessione.

Lucia, una madre di famiglia, lo ha interrogato sulla formazione dei figli alla responsabilità sociale e gli ha presentato il sacerdote del luogo dove un gruppo di famiglie  svolge una intensa promozione umana tra le persone dei campi: per raggiungere il luogo dell’incontro, ha dovuto viaggiare anche per venti ore su strade molto difficili. Mons. Echevarría ha apprezzato in modo particolare la cura che pone nei riguardi del Santissimo Sacramento, e ha esclamato: “Bisogna mettere Cristo in cima a tutto e in questi paesini. Il Signore in cima a tutto!”.

A Carlo, un meccanico elettricista che gli aveva domandato come fare apostolato nel suo ambiente, ha raccomandato di approfittare dei pochi momenti in cui parla con i clienti per favorire il loro incontro con Dio: a un semplice “molte grazie” potrebbe aggiungere “inoltre, ho pregato per lei durante la Santa Messa”, o “molte grazie, e io ho chiesto al suo angelo custode di aiutarla durante la giornata di oggi” [...], oppure, “molte grazie; ora le chiedo di offrire le piccole contrarietà della sua giornata per mia moglie, per me e per i miei figli”.

Prima di impartire la benedizione alla fine dell’incontro, mons. Echevarría ha esortato: “Forza, tutti a fare Messico!”.

 La visita alla Basilica di Zapopan

Il giorno dopo l’incontro con le famiglie, il Prelato dell’Opus Dei ha visitato la Basilica di Zapopan. Mons. Echevarría ha pregato per venti minuti davanti alla Madonna, per la quale in questa zona del paese si ha una grande devozione, tanto che venne a farle visita anche il Servo di Dio Álvaro del Portillo, primo successore di san Josemaría, durante un suo viaggio pastorale nel 1983.