Opus Dei

Questo ebook, grazie al contributo e alle riflessioni di diversi autori, propone un itinerario per camminare con Gesù e arrivare a contemplare Dio nella vita ordinaria.

L’orazione contemplativa fa nascere un modo nuovo di osservare tutto ciò che succede attorno a noi. È un dono che soddisfa il nostro desiderio naturale di unirci a Dio nelle situazioni più diverse.

Perché curare con attenzione la liturgia ci aiuta a pregare bene? Alcune considerazioni di san Josemaría che ci possono aiutare a unirci di più a Dio e alla Chiesa nei diversi atti liturgici.

Il rapporto con Dio nella nostra preghiera è intimamente unito a tutte le nostre azioni nella vita quotidiana. Lo afferma Gesù nella sua predicazione e san Josemaría lo ricordava sempre.

San Josemaría parlava di un “quid divinum” – qualcosa di divino – che possiamo scoprire attorno a noi e nelle cose che facciamo. Allora si apre a noi una nuova dimensione nella quale condividiamo ogni cosa con il Signore.

Durante la nostra vita di orazione compariranno anche alcune difficoltà o dubbi. Molti sono i motivi per pensare che in quei momenti Dio ci è particolarmente vicino.

Dio indirizza la nostra preghiera nel modo che più ci conviene in quel momento. Santa Elisabetta è una testimone di come la pazienza e la costanza si trasformano in una gioia completa.

Le parole che utilizzava san Josemaría all’inizio e alla fine della sua orazione personale possono servire anche a noi come guida per la nostra preghiera.

Dio parla a bassa voce, ma continuamente; nella Sacra Scrittura – soprattutto nei Vangeli – e anche dentro di noi.

Il linguaggio dell’orazione è misterioso: non possiamo controllarlo, ma ci accorgiamo che il nostro cuore cambia un po’ per volta.