Opus Dei

Parole del Prelato dell'Opus Dei ai sacerdoti, famigliari e fedeli presenti alla cerimonia di ordinazione del 24 maggio 2008 nella basilica di sant'Eugenio.

La presenza di Cristo resuscitato vicino a noi rappresenta un invito a vivere la vita quotidiana con gioia, con il desiderio di migliorare e di trattare gli altri con misericordia, senza prendere le distanze. Così suggerisce il prelato dell'Opus Dei nella sua lettera di aprile.

Lo scorrere della Quaresima è il tema centrale di questa lettera. Prossima ormai è la Settimana Santa: il prelato invita ad amare Dio e gli altri con maggiore impegno, come quello che mettono gli atleti quando vedono vicina la meta.

Pubblichiamo l'omelia tenuta dal Prelato dell'Opus Dei durante la S.Messa celebrata nella Basilica di Loreto in occasione dell'Intitolazione di un percorso pedonale a san Josemaría. Lungo questo percorso sono presenti le stazioni della Via Crucis. Pubblichiamo anche il discorso tenuto da mons. Echevarría dopo la Via Crucis.

Il prelato dell'Opus Dei incoraggia a vivere la Quaresima con ottimismo e desideri di conversione, per godere con Dio della felicità. Pubblichiamo la sua lettera pastorale di febbraio.

Con questa lettera, mons. Javier Echevarría ricorda che i cristiani - rispettando la libertà di tutti - devono trasmettere la loro fede, con l'esempio e con la parola.

Dio viene a salvarci. Con questa speranza, mons. Javier Echevarría ci consiglia di preparare i nostri cuori durante l'Avvento perché Gesù trovi in loro la sua dimora.

Per rendere grazie a Dio nel venticinquesimo anno della Prelatura personale, mons. Javier Echevarría ha invitato le persone dell'Opus Dei ad affidarsi quest'anno con maggior forza alla Madre di Dio.

Intervista di Francesco Ognibene a mons. Echevarría pubblicata su Avvenire per il venticinquesimo anniversario dell'Opus Dei come Prelatura personale.

Il prelato invita ad approfittare delle feste liturgiche del mese per rinnovare la propria vita cristiana alla luce della realtà della Comunione dei Santi: "Nessun cristiano dovrebbe sentirsi solo, perché in ogni momento, se partecipa della vita divina tramite la grazia, è unitissimo a Gesù e a sua Madre". Ricorda anche il XXV anniversario della Prelatura personale.