Il Fiuggi Family Festival, è un’iniziativa promossa dal 2008 da persone e associazioni aderenti al Forum delle Associazioni Familiari (il Forum stesso ha dato sin dal primo anno il suo patrocinio). Sia fra i promotori, sia fra i partecipanti, fra le persone aderenti a diverse associazioni (come per es. il Movimento per la Vita e tante altre) anche quest’anno c’erano alcuni fedeli e alcuni cooperatori dell’Opus Dei, che hanno scelto di appoggiare quest’iniziativa nelle sue fasi organizzative e/o di prendervi parte come fruitori. Il Festival è promosso dall’Associazione Effe3 e la Presidente è dal 2009 Antonella Bevere, nominata dopo la prematura e compianta improvvisa morte del marito, il fondatore del Festival, medico e padre di quattro figli, Gianni Astrei. Il direttore artistico quest’anno è stato Alessandro Zaccuri, nota firma di Avvenire, volto di Tv2000 e conduttore del Family Day nel 2007.
Il tema scelto quest’anno dagli organizzatori è stato: “Progetto famiglia: dal sogno alla realtà”, con particolare riferimento ai temi dell’affido, dell’amore coniugale e dell’amicizia. Dal 24 al 31 luglio, a Fiuggi si sono quindi alternate proiezioni di film (ha riscosso particolare interesse, per esempio, The Blind Side, un interessantissimo film sul tema dell’affido, premiato con un Oscar, e che non aveva trovato una distribuzione italiana nelle sale), convegni, laboratori, incontri. Fra i film in concorso sono stati premiato ex aequo From Time to Time, un raffinato film inglese scritto e diretto da Julian Fellowes, e un divertente film tedesco Vicky il vichingo ispirato a un cartone animato di successo.
Fra molti altri partecipanti, Claudio e Valeria, da Milano, con sei dei loro figli, hanno chiamato a raccolta alcune famiglie: Antonio e Caterina, con i figli Elisabetta, Nicola e Vittorio; Giuseppe, con Gabriele e Giulio; Marco e Maria Grazia, con Emanuele, Salvatore, Francesco e Anna; Rosario e Loredana, con Federica, Stefania, Francesco, Chiara e Giuseppe Maria; Alberto e Delsi, con Isabella, Emanuele e Giuseppe.
”Questo Festival è stato un’opportunità importante per conoscere il modo di divertirsi dei nostri figli e di noi genitori, di capire meglio cosa affascina loro e da cosa possono essere positivamente stimolati – racconta Caterina – . Inoltre è stata una splendida occasione d’incontro con diverse personalità che nel campo dell’educazione, della formazione e della comunicazione mettono al servizio delle famiglie e della persona le loro esperienze professionali. La presenza dei diversi stand informativi, dei laboratori di attività proposti dalle diverse Associazioni, tra i quali, Videogiochi, Scacchi, Judo, Percorso per giovani coppie, Consulenze familiari, ci hanno aiutato a rilanciare nei nostri luoghi di origine il tema dell’educazione e della formazione dei figli”.
Le diverse pellicole proiettate hanno fatto riflettere sulle difficoltà e la bellezza della vita di ogni giorno. “The Blind Side, ad esempio – dice Valeria – sul tema dell’adozione, propone uno spaccato di vita di famiglia molto interessante: una famiglia ricca di beni e alla ricerca inconsapevole dell’altro, trova la propria felicità nel donare il proprio affetto ad un giovane di colore lasciandosi mettere in discussione. Il film lo si trova soltanto in DVD”.
Fra le altre iniziative, uno spettacolo di Pierluigi Bartolomei sui Cinque linguaggi dell’amore, tratto dal libro omonimo di Gary Chapman. La lezione-spettacolo ci ha ricordato, le diverse aspettative e i diversi modi di manifestare l’amore di un uomo rispetto a una donna nella vita di coppia matrimoniale.
”Ad ogni passo e momento non sono mancati i riferimenti alla vita soprannaturale: nei film, nei convegni, negli incontri, nell’illustrazione dei progetti si è respirato uno spirito di speranza e di carità cristiana” racconta Rosario.
”Il luogo, Fiuggi, verde, silenzioso, spirituale (a pochi chilometri da Subiaco e dal primo monastero benedettino d’Europa) è stato particolarmente propizio!” soggiunge Marco. “Al mattino, presso le suore di S. Chiara ci recavamo alla Santa Messa e se qualcuno dei genitori si trovava a quell’ora alle prese con qualche pargolo “mattiniero”, nessun problema: c’era sempre qualche genitore disponibile a dare una mano” commenta Antonio.
“Una settimana ricca di avvenimenti e di piacevoli incontri nella quale abbiamo potuto gustare l’importanza e il valore della “comunità educante”: rete di amicizie tra famiglie che si aiutano in modo sussidiario nell’educare i giovani e nel crescere insieme” è la conclusione di Claudio.
Un modo intelligente di passare le vacanze, divertendosi ma nello stesso tempo arricchendosi sul piano culturale, spirituale e nell’amicizia fra famiglie.