Novecento, i personaggi da conoscere: Josemaria Escrivà

Monza - Tre giorni dedicati alla figura di san Josemaria Escrivà, fondatore dell’Opus Dei. Da venerdì 29 a domenica 31 gennaio la Galleria Civica di via Camperio ospiterà alcune iniziative-organizzate dall’assessorato alla Cultura e dall’associazione Idea Sestopiù- per conoscere la figura del sacerdote.

Monza - Tre giorni dedicati alla figura di san Josemaria Escrivà, fondatore dell’Opus Dei. Da venerdì 29 a domenica 31 gennaio la Galleria Civica di via Camperio ospiterà alcune iniziative-organizzate dall’assessorato alla Cultura e dall’associazione Idea Sestopiù- per conoscere la figura del sacerdote spagnolo. Venerdì 29, alle 21, al teatro Villoresi (non più in galleria civica come era stato annunciato in un primo momento) si terrà la conferenza inaugurale della mostra fotografica dedicata alla vita di Escrivà con la partecipazione di Pippo Corigliano, direttore dell’ufficio informazione della prelatura dell’Opus Di in Italia. Corigliano, classe 1942, ingegnere napoletano, presenterà il suo libro "

Un lavoro soprannaturale. La mia vita nell’Opus Dei" edito da Mondadori.

Attraverso una galleria di ricordi fatta di importanti momenti pubblici, come la cerimonia di santificazione di san Josemaria avvenuta nel 2002, ma anche di toccanti occasioni private, come la cena organizzata per fare incontrare Montanelli con Giovanni Paolo II, Corigliano racconta il suo lavoro e la sua vita non solo di giornalista ma soprattutto di membro dell’Opus Dei. Nelle sue pagine Corigliano presenta un ritratto dal vero dell’Opera, della sua organizzazione e della sua storia, del messaggio del suo fondatore e delle attività dei fedeli. “Non vorrei dare l’impressione che l’Opus Dei sia il paradiso in terra-scrive l’autore nella conclusione- ma certo, per me, usando un’espressione cara al fondatore, è il posto migliore per vivere e per morire”. Sabato e domenica la mostra fotografica sarà aperta al pubblico dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19. Sabato alle 17 sarà proiettato un filmato di un incontro con san Josemaria.

“L’intento dell’Opera-afferma Corigliano-è risvegliare nei nostri tempi lo spirito dei primi cristiani. Gente comune toccata da un messaggio straordinario che la rendeva capace di cose altrettanto straordinarie: generosità, dinamismo apostolico, fede operosa, amore reciproco, laboriosità, affidabilità”. La vita dello stesso Corigliano è un exemplum: era un giovane spensierato ed innamorato ma dopo aver sentito una predica sulla parabola del buon samaritano si è dedicato completamente alla sua vocazione nell’Opera.