Morte del Santo Padre Giovanni Paolo II

Il Santo Padre è deceduto questa sera [2 aprile] alle ore 21.37 nel Suo appartamento privato.

Il Santo Padre è deceduto questa sera [2 aprile] alle ore 21.37 nel Suo appartamento privato.

Alle ore 20:00 era iniziata la celebrazione della Santa Messa della festa della Divina Misericordia nella stanza del Santo Padre, presieduta da Sua Eccellenza Monsignor Stanislaw Dziwisz con la partecipazione di Sua Eminenza il Cardinale Marian Jaworski, di Sua Eccellenza Stanislaw Rylko e di Monsignor Mieczyslaw Mokrzycki.

Le ultime ore del Santo Padre sono state caratterizzate dall'ininterrotta preghiera di tutti coloro che lo assistevano nel pio transito e dalla corale partecipazione in preghiera delle migliaia di fedeli raccolti da molte ore nella Piazza San Pietro.

Si prevede che la traslazione della Salma del defunto Pontefice nella Basilica Vaticana avverrà non prima di lunedì pomeriggio, 4 aprile.

È stata fissata al 18 aprile la data di inizio del conclave, la riunione dei cardinali che eleggeranno il Sommo Pontefice. In mattinata si celebrerà la Messa votiva «pro eligendo Papa» nella Basilica vaticana, e nel primo pomeriggio i cardinali entreranno nella Cappella Sistina, dova ha sede il conclave.

San Josemaría Escrivá de Balaguer visse intensamente i momenti precedenti l’elezione del nuovo Papa nel 1958 e nel 1963. Il Prelato dell’Opus Dei, Mons. Javier Echevarría, fu testimone della sua preghiera durante quel período, come racconta nel libro “Memorie del Beato Josemaría”:

“In entrambi i periodi di Sede Vacante ci incoraggiò, oltre che ad offrire con pietà filiale i suffragi per l’anima del Pontífice defunto, a pregare intensamente per il Successore, e ad amarlo già, decisi a vedere in lui il “Dolce Cristo in terra”, il Padre comune, Pietro. Non si limitava a darci questi consigli varie volte durante quei giorni; ce li ripeteva in modo pressante, aiutandoci a trasformare ogni nostra occupazione in orazione, da offrire per il Papa che il Signore avrebbe messo a capo della Chiesa.

Ricordo la sua emozione e la sua fede quando veniva a sapere della “fumata bianca”. DA quel momento cominciava a ripetere intensamente oremus pro beatissimo Papa nostro, senza neppure sapere chi fosse: gli voleva già bene, con totale devozione e pregava già perchè assolvesse con santità e piena efficacia le incombenze del suo Pontificato.

Ci confidava che, in quanto figlio, voleva già condividere il peso che il Signore aveva posto sull’eletto: desiderava aiutarlo con tutte le sue forze e pertanto iniziava a pregare ininterrottamente. Più di una volta, in quei lunghi momenti di attesa, esclamò: “Lo amo già con tutta la mia anima, chiunque egli sia” .