Lettere, Volume II: pubblicate in italiano quattro lettere inedite di san Josemaría ai fedeli dell'Opus Dei

La missione nel campo dell’educazione e le caratteristiche della missione evangelizzatrice sono i temi di queste quattro lettere che san Josemaría iniziò a scrivere ai fedeli dell’Opus Dei negli anni ‘30. Da oggi queste lettere, pubblicate dalle Edizioni Ares, sono disponibili in italiano.

San Josemaría, Lettere, Vol. II, a cura del prof. Luis Cano, Edizioni Ares, è disponibile in italiano cliccando qui, e verrà distribuito nelle librerie nelle prossime due settimane.

“Sono particolarmente lieto - afferma mons. Fernando Ocáriz, prelato dell’Opus Dei - di questa edizione per il pubblico delle Lettere che san Josemaría scrisse per i membri dell’Opus Dei. Sono passati più di novant’anni dal 2 ottobre 1928, quando il Signore lo chiamò a fondare l’Opera. È un tempo lungo per la vita di una persona, ma perlopiù non vale lo stesso per una istituzione voluta da Dio per la sua Chiesa. San Josemaría ebbe occasione di accennare una volta alle caratteristiche dello sviluppo nella storia di un carisma destinato a essere fecondo nel succedersi delle epoche: Restano intatti il nucleo, l’essenza, lo spirito, ma evolvono i modi di dire e di fare, sempre antichi e sempre nuovi, sempre santi”.

“Le Lettere - sottolinea mons. Fernando Ocáriz - sono propriamente rivolte ai membri dell’Opus Dei e tuttavia illuminano l’intero itinerario della vita cristiana, con particolare riferimento agli accadimenti e ai valori della vita nel mondo. Per questo motivo san Josemaría decise di renderle accessibili, a tempo opportuno, a tutte le persone interessate a conoscere e vivere il messaggio di un’esistenza santa”.

Il volume raccoglie altre quattro lettere inedite scritte da san Josemaría ai fedeli dell’Opus Dei (nel 2021 sono state pubblicate le prime quattro). I temi di queste nuove lettere di San Josemaría tradotte in italiano riguardano alcuni aspetti della missione dell’Opus Dei e dei laici cristiani nel campo dell'educazione e dell’insegnamento, nonché le caratteristiche della loro vocazione e missione evangelizzatrice al servizio della Chiesa.

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Il brano che segue è preso dalle pagine 31 - 32 di San Josemaría, Lettere, Vol. II a cura del prof. Luis Cano:

Perché l’educazione sia cristiana non bastano delle lezioni di religione, come giustapposte al resto dell’insegnamento. è indispensabile che lo stesso insegnamento sia sano e pienamente conforme alla fede cattolica, vuoi nelle lettere, vuoi nelle scienze, ma in modo particolare nella filosofia, dalla quale dipende in gran parte il buon andamento delle scienze.
Ordinare tutta la cultura alla salvezza, illuminare con fede ogni conoscenza umana, formare cristiani pieni di ottimismo e di slancio, capaci di vivere nel mondo un’avventura divina; compossessores mundi, non erroris, comproprietari del mondo assieme agli altri uomini ma senza condividere l’errore; disposti a promuovere, difendere e proteggere gli interessi, gli amori di Cristo nella società; in grado di distinguere la dottrina cattolica da ciò che è soltanto opinabile, uniti e compatti nell’essenziale; amanti della libertà e del senso della responsabilità personale che ne consegue. Figlie e figli miei, la stupenda missione del maestro e del professore è un autentico e profondo apostolato, oggigiorno tanto necessario, a motivo della diffusione e dell’influsso degli errori della scienza profana sulla vita degli uomini, e per salvaguardare e sviluppare l’ingente patrimonio della cultura cristiana che è costato un impegno di secoli.

Il brano che segue è preso dalle pagine 71 - 72 di San Josemaría, Lettere, Vol. II a cura del prof. Luis Cano:

Lavorando e insegnando agli altri a lavorare fraternamente, lealmente, gomito a gomito con tutti gli uomini, dimosteremo che la Santa Chiesa è una realtà viva, vivificata soprattutto dai suoi santi che non mancano mai in qualche porzione del Corpo Mistico.
Amore sincero per tutti gli uomini, prova indispensabile del nostro amore a Dio, e poi amore per il mondo in cui abitiamo, per tutte le realtà terrene oneste, che sono anch’esse amate da Dio. Dimenticatevi pertanto della vostra piccolezza e della vostra miseria, figlie e figli miei, e volgete gli occhi e il cuore al fiume in piena di acque vive dell’Opera, che vuole aiutare efficacemente l’umanità a riempirsi di carità, di gioia e di pace.

Poiché la filiazione divina, come già vi ho ricordato, è il saldo fondamento della nostra vita spirituale, cercate di meditare spesso queste parole di san Paolo: Infatti tutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio, questi sono figli di Dio. E voi non avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere nella paura, ma avete ricevuto lo Spirito che rende figli adottivi, per mezzo del quale gridiamo: "Abbà! Padre!". Lo Spirito stesso, insieme al nostro spirito, attesta che siamo figli di Dio. E se siamo figli, siamo anche eredi: eredi di Dio, coeredi di Cristo, se davvero prendiamo parte alle sue sofferenze per partecipare anche alla sua gloria.

Queste parole riassumono come dev’essere il nostro rapporto con Dio Padre, in unione con il Figlio e con lo Spirito Santificatore, rispetto all’eredità divina che ci attende, se sappiamo essere fedeli all’impegno apostolico che, per vocazione, ci tocca in questo mondo.

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San Josemaría, Lettere, Vol. II, a cura del prof. Luis Cano, Edizioni Ares, è disponibile in italiano cliccando qui, e verrà distribuito nelle librerie nelle prossime due settimane.