Inaugurazione dell’Anno Accademico della Pontificia Università della Santa Croce

Mons. Javier Echevarría: “Gli studi ecclesiastici non possono separarsi dalla propria vita di orazione e dal rapporto personale con Dio”.

"La teologia, e più in generale gli studi ecclesiastici", non possono "separarsi dalla propria vita di orazione, dal nostro rapporto personale con Dio", "ma devono essere inseriti nella nostra personale vita di fede dalla quale ricevono, come del resto tutta la nostra attività, impulso e sostegno". Lo ha affermato il 7 ottobre il Vescovo Prelato dell'Opus Dei, SER. Mons. Javier Echevarría, nel suo discorso all'inaugurazione del XXIX anno accademico (2013/2014) della Pontificia Università della Santa Croce, di cui è anche Gran Cancelliere.

Prendendo spunto dalla prima Lettera Enciclica di Papa Francesco, Lumen Fidei, e riflettendo ancora sul compito della teologia, il Prelato si è poi riferito alla "virtù dell'umiltà", che "dovrebbe essere presente nel lavoro di ogni professore, ricercatore e studente". Innanzitutto, "l'umiltà dell'intelligenza", "per non dimenticare mai che ci troveremo sempre davanti a un Dio che, pur avvicinandosi quanto era possibile a noi in Cristo, resterà sempre un grande e insondabile mistero che richiederà di accogliere il dono della fede con l'umiltà della nostra ragione".

Parlando poi ai nuovi studenti che giungono a Roma da tanti paesi di tutto il mondo, Mons. Echevarría ha rilevato come "l'impegno in uno studio perseverante, nascosto e silenzioso, e la mancanza di un contatto diretto con un maggior numero di persone, richiederà da voi la consapevolezza, paziente e umile, che tutta questa vostra fatica sarà messa, in un futuro non molto lontano, al servizio pastorale delle anime e della Chiesa".

Il Gran Cancelliere ha anche ricordato le parole"Andate, senza paura, per servire", pronunciate da Papa Francesco nell'ultima Messa celebrata a Copacabana in occasione della GMG Rio 2013, e ha quindi incoraggiato i presenti a farle proprie. Infatti, "se saprete col vostro studio e il vostro lavoro entrare in dialogo vivo e personale con Dio, anche rimanendo chiusi tra i vostri libri, andrete dappertutto con Lui, senza paura di mettere le vostre qualità, il vostro tempo, la vostra vita al servizio di tutte le anime", realizzando quello che San Josemaría definiva "un apostolato direttissimo".

Facendo il bilancio dell’Anno accademico trascorso, Mons. Echevarría si è poi riferito "all'inatteso e commovente annuncio di Benedetto XVI di rinunzia al soglio pontificio", gesto che "con l'aiuto della fede" abbiamo compreso come di grande coraggio e generosità. E ha aggiunto: "ulteriore prove della vivacità e soprannaturalità della Chiesa è stata la successiva elezione di Papa Francesco lo scorso 13 marzo. La Chiesa è veramente un corpo vivo animato dallo Spirito Santo che conosce e vede ciò che noi uomini non vediamo, e sa suggerire ogni momento ciò che per la Chiesa è più conveniente".

Un ricordo speciale lo ha infine rivolto al Beato Giovanni Paolo II e al Venerabile Mons. Álvaro del Portillo, che saranno rispettivamente canonizzato e beatificato, entrambi legati strettamente alla nascita e allo sviluppo dell'Università della Santa Croce.