Il santo moderno

"Incontrare i santi a prescindere dai convincimenti religiosi più o meno saldi, rappresenta sempre un'avventura affascinante: è accaduto così l'altra sera presso l'Unione Industriali, "a tu per tu" con Josemaría Escrivá, un santo che ha vissuto in giorni non troppo remoti (dal 1902 al 1975) ed è stato canonizzato solo tre anni fa".

L'occasione per rievocare «vita e miracoli» del sacerdote spagnolo che avuto contatti significativi con la realtà di Como - come ha sottolineato il dottor Raffaele Giura introducendo l'incontro - è stata suggerita da una novità editoriale, la pubblicazione del terzo volume della sua biografia presentata al pubblico per iniziativa del Centro Nord e di Leonardo International.

«Non sarà un best seller, visto che non risponderà al gusto dei lettori del "Codice Da Vinci"», ha avvertito il giudice Giuseppe Anzani per il quale l'immersione fugace fra le 768 pagine del volume ha prodotto l'effetto di una rivelazione che investe l'esistenza come una "grazia" - così ha suggerito - ed ha il potere di sovvertire alcuni cardini del pensiero dominante: «Noi abbiamo la viscerale convinzione che Dio, anche nel caso esista, si è ritirato dalla scena: ha fatto il big bang e poi è sparito». ha precisato trascinando il pubblico nella direzione opposta, intuita scorrendo le memorie del santo, fino al riconoscimento di un Dio presente e amico, compagno nel cammino verso una "santità" dai toni familiari, dove l'eroismo delle virtù sembra a carico di un Altro, da riconoscere umilmente come "Opus Dei", opera di Dio.

Le scintille di tante suggestioni si sono collegate alla testimonianza di Aldo Capucci, storico e curatore dell'edizione italiana dell'opera dello spagnolo Andrés Vazquez de Prada. «Una fede che si può tagliare con il coltello»: l'espressione attribuita allo stesso fondatore dell'Opus Dei, per indicare la sua certezza incrollabile nella presenza divina sempre inerente alle circostanze della vita, ha suggerito un unico filo conduttore nel racconto di Capucci che ha ricostruito la storia del santo pescando anche in tanti ricordi personali. Ed ha restituito all’Opus Dei, che «non è un ordine religioso, nè un movimento, ma una prelatura», una fisionomia lontana da stereotipi, che assume i tratti dì milioni di persone di ogni cultura, attratta da una chiamata universale alla santità riservata a quanti, sulle orme di San Josemaría, hanno scoperto il ponte tra terra e cielo.

    Laura D’Incalci // La Provincia di Como