"Cari universitari" - ha continuato il Pontefice - "siamo nell'Anno dell'Eucaristia e, in preparazione alla Giornata Mondiale della Gioventù, voi state riflettendo sul tema: 'Eucaristia e verità dell'uomo'. È un tema esigente. Infatti davanti al Mistero eucaristico siamo spinti a verificare la verità della nostra fede, della nostra speranza e della nostra carità. Non si può restare indifferenti quando Cristo dice: 'Io sono il pane vivo, disceso dal cielo'. Nella coscienza emerge subito la domanda che Egli pone: 'Credi che sono Io? Credi davvero?'. Alla luce delle sue parole: 'Se qualcuno mangia di questo pane, vivrà in eterno', non possiamo non interrogarci sul senso e il valore del nostro quotidiano".
Sottolineando che l'amore più grande è stato l'amore di Cristo che si è "immolato per la vita del mondo", il Santo Padre ha detto: "Viene allora spontanea la domanda: 'E la mia carne - cioè la mia umanità, la mia esistenza - è per qualcuno? È colma dell'amore di Dio e della carità per il prossimo? O resta invece imprigionata nel cerchio opprimente dell'egoismo?".
"Non si giunge alla verità dell'uomo solo con i mezzi che offre la scienza" - ha affermato il Santo Padre - "Voi sapete bene che è possibile scoprire fino in fondo la verità dell'uomo, la verità di noi stessi, soltanto grazie allo sguardo pieno di amore di Cristo. E Lui, il Signore, ci viene incontro nel Mistero dell'Eucaristia. Non cessate mai, pertanto, di cercarLo e scoprirete nei suoi occhi un attraente riflesso della bontà e della bellezza che Egli stesso ha effuso nei vostri cuori con il dono del suo Spirito".
Omelia del Santo Padre nella Santa Messa per gli studenti unioversitari in preparazione al Natale