Dinamiche nel lavoro e nuovi bisogni di professionalità

Il Collegio Universitario Rume di Palermo ha inaugurato l’anno accademico il 14 novembre scorso con una prolusione di Giovanni Padroni, Ordinario di Organizzazione aziendale all’Università di Pisa e Presidente della Scuola di Formazione Universitaria Integrata della Fondazione Rui, dal titolo “Dinamiche nel lavoro e nuove esigenze di professionalità”.

“Non sono sicuro che i proverbi siano la saggezza dei popoli ma c’è molto di vero nel detto popolare: la felicità sta nel trovare un lavoro che si ama”. Con queste parole Giovanni Padroni, Ordinario di Organizzazione aziendale all’Università di Pisa, ha inaugurato l’anno accademico del Collegio Universitario Rume di Palermo, esaminando il cambiamento rapido del mondo del lavoro e la prerogativa essenziale del professionista, chiamato ad affrontare e risolvere problemi, esprimere giudizi su fatti e persone. “E’ necessario – ha affermato il prof. Padroni - far leva sulle capacità di imparare, creare nuove opportunità, dar vita a sistemi di brainpower più che di manpower per sopravvivere e adattarsi in un ambiente socio-economico che muta continuamente e creare combinazioni in grado di soddisfare i nuovi bisogni emergenti”.

Cosa esigono oggi le aziende? Se lo è chiesto Francesca, studentessa di Ingegneria aziendale, sentendosi rispondere: “Si aspettano il contributo degli esseri umani per trasformare un certo tipo di informazione in conoscenza utile e in un corretto processo decisionale”. Quali aspetti, allora, è necessario sviluppare per le nuove dinamiche del lavoro? “L’umiltà culturale – ha continuato il relatore - e l’ideale del servizio dispiegato nella business ethics. Cos’è la cultura? La capacità di esaminare un’idea da varie angolature, formulare generalizzazioni al di là di pregiudizi o convincimenti meramente personali, agire con costante umiltà intellettuale. Proprio la cultura, interpretata come strumento di scelta libera e consapevole, può divenire veicolo efficace per orientare l’insieme dei bisogni, delle aspettative, dei valori dell’uomo, al fine di favorire un migliore equilibrio nel sempre più complesso e sistematico mondo delle professioni. L’ideale del servizio, invece, ci può aiutare a dare un senso alle nostre attività umane e professionali, nel non facile ma entusiasmante sforzo di coniugare gli aspetti materiali con quelli etici e spirituali: ricordando che si può comprare il lusso ma non la bellezza, i libri ma non la cultura, le immagini sacre ma non la fede, il letto ma non il riposo, l’appartamento ma non gli affetti familiari. La business ethics emerge quale metodologia e strumento per impostare e risolvere problematiche sempre più complesse. Non è una nuova tecnica ma piuttosto una linea guida che consente di vedere e agire in modo completo, che rende possibile l’ottenimento di positivi risultati economico-finanziari anche percorrendo strade apparentemente lontane e divergenti”.

Cos’altro viene richiesto oggi e in futuro dal mondo del lavoro? E’ stato chiesto dal pubblico: “L’abilità di autogestire se stessi che costituisce una vera e propria rivoluzione del costume umano.

Uno dei compiti di professori e formatori è sicuramente quello di insegnare la leadership. Il termine può assumere molti significati. Richiama il concetto di guida ma non si esaurisce nel semplice atto di condurre o indicare un cammino. Significa autorità ma è ben distante dal concetto di comando puro e semplice. Leadership vuol dire anzitutto ispirare e motivare, dare esempio, incoraggiare al leader, ad ogni giovane che si prepara ad esserlo, è chiesto di accettare i problemi, gestire la complessità e l’incertezza, trasformare organizzazioni rigide ed elefantiache in strutture agili e leggere”.

“Le parole del prof. Padroni – ha affermato Daniela, studentessa di Economia e Commercio - mi hanno confermato quello che già pensavo: l’apprendimento ha scarso significato se non è correttamente messo in pratica ed arricchito dalla conoscenza della misteriosa profondità delle cose e delle persone”.

“È vero che è sempre più urgente esercitare la professione nella maniera più degna – commenta Giorgio giornalista professionista presente alla prolusione – e sono d’accordo con il relatore sulla necessità di promuovere il più alto livello dell’etica che ha le sue fondamenta nell’antropologia”.

Il Collegio Universitario Rume, oltre a promuovere attività di formazione umana e culturale organizza, nell’ambito del progetto della Scuola di Formazione Integrata della Fondazione Rui in collaborazione con docenti e professionisti, anche corsi di orientamento al lavoro.

Le attività di formazione spirituale sono dirette dalla Prelatura dell’Opus Dei.