Video: Il prelato dell'Opus Dei a Saragozza

In occasione del centenario dell’ordinazione sacerdotale di san Josemaría Escrivá, la città di Saragozza ha ospitato, dal 27 al 30 marzo, diversi eventi commemorativi, tra momenti accademici, liturgici e incontri festivi e familiari. A questi si sono aggiunti altri appuntamenti a Roma, Logroño e Perdiguera, luoghi speciali nella vita e nell’infanzia del fondatore dell’Opus Dei. In questo articolo è disponibile il video e il racconto scrittto di questi giorni.

Clicca qui per scoprire la san Josemaría challenge

EVENTI A ROMA

28 marzo: 24 ore per il Signore

Da lunedì 24 a venerdì 28 marzo: Percorsi e visite guidate speciali a Santa Maria della Pace.

Venerdì 28 marzo: Incontro per sacerdoti presso la Pontificia Università della Santa Croce.


EVENTI A SARAGOZZA

Giovedì 27 marzo: Atto accademico e Santa Messa nella cattedrale con il Prefetto del Dicastero per il Clero, Card. Lazzaro You Heung-sik; l’arcivescovo della città, Mons. Carlos Escribano; e il Prelato dell’Opus Dei, Mons. Fernando Ocáriz. Veglia di preghiera per le vocazioni sacerdotali.

Venerdì 28 marzo: Santa Messa concelebrata nella chiesa in cui san Josemaría ricevette l’ordinazione, presso il Seminario di San Carlo; incontri e conversazioni con il Prelato dell’Opus Dei, Mons. Fernando Ocáriz.


EVENTI A PERDIGUERA

Domenica 30 marzo: Nel giorno dell'anniversario dell’arrivo di san Josemaría a Perdiguera, dove ricevette il suo primo incarico sacerdotale: Santa Messa, inaugurazione di una piazza e tavola rotonda.


28 marzo: Saragozza

Messa nella chiesa del Seminario di San Carlo

L’atto centrale del centenario si è svolto nella stessa chiesa dove san Josemaría fu ordinato sacerdote il 28 marzo 1925, un secolo fa. In quel luogo, ha ricordato mons. Fernando Ocáriz, trascorreva lunghi momenti di preghiera, situato nella tribuna superiore a destra.

La Messa commemorativa è stata presieduta dal prelato dell’Opus Dei e concelebrata da quasi 200 sacerdoti, tra cui il vicario generale dell’arcidiocesi, don Rubén Ruiz, e il rettore della chiesa di San Carlo, don Carlos Palomero.

Nell’omelia, don Fernando ha ricordato l’invito di san Josemaría a cercare, trovare e amare Cristo nella preghiera e nell’Eucaristia. Ha inoltre incoraggiato a «vedere Cristo negli altri, con gli occhi di Cristo» e ha concluso con una preghiera alla Madonna del Pilar, destinataria di tante suppliche e preghiere del seminarista Josemaría, che già intuiva che Dio gli stava chiedendo qualcosa. «Madre di Dio e Madre nostra, aiutaci a essere anime di preghiera e di Eucaristia, per essere così anime apostoliche», ha concluso.

Offerta floreale alla Madonna del Pilar

Dopo la Messa, mons. Ocáriz si è recato nella Santa Cappella del Pilar per offrire cento rose in segno di ringraziamento per i cento anni di sacerdozio del fondatore dell’Opus Dei, e ha recitato una breve preghiera ad alta voce. Ha invocato la Madonna come Mater Ecclesiae e ha pregato per la salute e le intenzioni di papa Francesco, per le necessità della Chiesa e del mondo. Ha citato due giaculatorie molto care a san Josemaría: Ad Iesum per Mariam e Omnes cum Petro ad Iesum per Mariam (Tutti con Pietro, verso Gesù, tramite Maria).

Incontro festivo e familiare

Nel pomeriggio, oltre 1.400 persone si sono riunite con il prelato nel Palazzo dei Congressi di Saragozza. L’evento, dal tono familiare e raccolto, ha unito musica, testimonianze e domande da parte di famiglie, giovani e sacerdoti.

Mons. Ocáriz ha messo in luce tre idee chiave del messaggio di san Josemaría: la centralità di Cristo nella vita ordinaria, la filiazione divina e la santificazione del lavoro. Rispondendo alle domande di alcune coppie e di giovani, ha incoraggiato - tra le altre cose - a dare ordine alla giornata, a vivere il presente, a coltivare l’amore in famiglia e a essere testimoni gioiosi della fede. Ha sottolineato che la pace viene da Dio, che ci ama infinitamente, e che la vera gioia, quella duratura, nasce dall’amore.

Non sono mancati momenti toccanti, come il canto di una canzone sulla nascita di Gesù, testimonianze apostoliche e di vocazioni, e domande su temi diversi: l’educazione dei figli, l’affettività, la trasmissione della fede o l’impegno verso i più bisognosi.

La tertulia si è conclusa con la preghiera di un Padre Nostro per papa Francesco. Il prelato ha colto l’occasione per ringraziare tutti i fedeli e gli amici dell’Opus Dei per la calorosa accoglienza e per la speciale esperienza vissuta in questo anniversario a Saragozza. Gli applausi finali hanno espresso l’affetto dei presenti e l’atmosfera di vera famiglia vissuta per tutta la giornata.


28 marzo: Roma

In occasione della commemorazione del centenario dell’ordinazione sacerdotale di san Josemaría, a Roma è stata celebrata una Messa nella Basilica di Sant’Apollinare, presieduta da don Mariano Fazio, vicario ausiliare dell’Opus Dei. Nell’omelia, ha riflettuto sulla scena evangelica in cui san Pietro lascia salire Gesù sulla sua barca, sottolineando tre caratteristiche essenziali di san Josemaría: la sua disponibilità, l’identificazione con la volontà di Dio e il profondo senso di missione.

Don Mariano Fazio ha ricordato come, fin da giovane, san Josemaría mostrò grande disponibilità a compiere la volontà di Dio, mettendo Cristo al centro della propria vita. Ripeteva spesso: «Eccomi, perché mi hai chiamato» (1 Sam 3,6). Desiderava eliminare ogni ostacolo, interno ed esterno, affinché il Signore potesse riempire completamente il suo cuore. Inoltre, visse con un forte senso di missione, convinto che ogni persona valesse “tutto il Sangue di Cristo”. Per questo, vedeva la vita del sacerdote come una donazione quotidiana al servizio degli altri.

Successivamente, nell’Aula Magna della Pontificia Università della Santa Croce, è stato proiettato un video sulla vocazione sacerdotale di san Josemaría, seguito da un dialogo tra mons. Fazio e il prof. Luis Cano.

Cano ha messo in luce la passione del fondatore dell’Opus Dei per il clero diocesano, evidente fin dai suoi primi anni di sacerdozio. In soli quattro anni (dal 1938 al 1942), predicò circa venti ritiri spirituali a sacerdoti.

La sua preoccupazione per la formazione dei presbiteri lo portò anche a considerare l’idea di dedicarsi esclusivamente a loro, arrivando a pensare di lasciare l’Opus Dei. Tuttavia, nel 1950 comprese che anche i sacerdoti diocesani avevano un posto in questa famiglia spirituale, unendo così il suo amore per l’Opus Dei e per il clero in un’unica vocazione di servizio alla Chiesa.


28 marzo: Logroño

Il 28 marzo si è celebrata una Messa commemorativa del centenario dell’ordinazione sacerdotale di san Josemaría nella Concattedrale di Santa María de la Redonda, a Logroño. La cerimonia è stata presieduta da mons. Santos Montoya, vescovo di Calahorra y La Calzada-Logroño.

Nell’omelia, il vescovo ha sottolineato il valore del discernimento vocazionale, ricordando che richiede ascolto di Dio, accompagnamento spirituale e libertà interiore. Ha raccontato come san Josemaría abbia vissuto questo processo fin dalla giovinezza, in particolare a partire da un momento decisivo avvenuto proprio a Logroño: la contemplazione delle impronte lasciate sulla neve da un carmelitano scalzo, che risvegliò in lui il desiderio di rispondere alla chiamata di Dio.

Pochi mesi dopo, a soli 16 anni, decise di iscriversi come alunno esterno al seminario di Logroño, dove seguì due anni di studi ecclesiastici prima di trasferirsi al seminario di Saragozza.

Il vescovo ha ricordato anche le difficoltà affrontate dal giovane Josemaría lungo il suo cammino vocazionale, tra cui la precaria situazione economica della famiglia, il parere contrario di un rettore e la morte del padre nel 1924, pochi mesi prima dell’ordinazione.

Mons. Montoya ha concluso sottolineando che questo centenario rappresenta un’occasione per ogni cristiano di rinnovare la propria disponibilità a scoprire e seguire la vocazione con generosità e libertà, come fece san Josemaría.


27 marzo: Giornata accademica e veglia a Saragozza

Giornata accademica

L’Atto accademico si è svolto presso la Casa della Chiesa, nei pressi della Basilica del Pilar, e nella Cattedrale della Seo. All’evento hanno partecipato oltre 300 sacerdoti provenienti da quasi 50 diocesi spagnole, oltre a un numeroso pubblico che ha riempito il salone delle conferenze.

Mons. Carlos Escribano, arcivescovo di Saragozza, ha aperto l’incontro con un saluto di benvenuto, esprimendo affetto e vicinanza a papa Francesco e invitando a pregare per la sua pronta e completa guarigione. Durante il suo intervento, ha ricordato come Saragozza custodisca le tracce della vocazione di san Josemaría: «un momento di grazia che, insieme alla fondazione dell’Opus Dei, ha rappresentato un carisma importante non solo per la Chiesa, ma per tutto il mondo».

Successivamente, don José Luis González Gullón, membro dell’Istituto Storico San Josemaría Escrivá, ha approfondito gli anni del seminario e dell’ordinazione del fondatore dell’Opus Dei. Ha sottolineato come, in quel periodo, la sua vita interiore sia cresciuta molto, e come durante la preghiera sentisse il cuore allargarsi, descrivendo quell’esperienza come «bella quanto l’innamorarsi». «Ho iniziato a percepire l’Amore - diceva il santo stesso -, a rendermi conto che il cuore mi chiedeva qualcosa di grande, e che fosse amore».

Ha preso poi la parola il cardinale Lazzaro You Heung-sik, prefetto del Dicastero per il Clero dal 2021. Alla sua prima visita a Saragozza, ha centrato il suo intervento sull’identità e la missione del sacerdote.

Ha ricordato le parole di papa Francesco sul sacerdote, che trovano riscontro nella figura di san Josemaría: «il sacerdote è un uomo di misericordia e di compassione, vicino al suo popolo e servitore di tutti». Ha sottolineato che «i sacerdoti non si ordinano per comandare o per brillare, ma per donarsi». Ha poi risposto con simpatia alle domande del pubblico.

Mons. Fernando Ocáriz ha chiuso la sessione mattutina con una conferenza sulla centralità dell’Eucaristia nella vita del sacerdote. Ha ricordato che la Messa è il fine principale dell’Ordine Sacro e ha richiamato l’invito ricorrente di san Josemaría a celebrare la Santa Messa con calma e devozione. Ha concluso evidenziando come il fondatore dell’Opus Dei considerasse la Messa la principale devozione mariana.

Durante il successivo colloquio, un sacerdote ha chiesto come migliorare nella celebrazione della Messa dopo 25 anni di sacerdozio. Il prelato lo ha incoraggiato a chiederlo al Signore, ricordando che «c’è sempre da migliorare», ma lo ha invitato a farlo con la gioia e la certezza che il Signore ci ama così come siamo. Un altro sacerdote ha chiesto come san Josemaría celebrasse la Messa. Mons. Ocáriz ha spiegato che non ricordava gesti particolari, e che ciò che più colpiva era proprio il suo profondo raccoglimento.

Infine, un altro sacerdote, ricordando il consiglio di san Josemaría a «fare della giornata una Messa», ha chiesto un suggerimento concreto per vivere questo consiglio anche nei rapporti con gli altri. Il prelato ha risposto: «Ognuno ha la sua creatività, ma un modo pratico è vedere Dio in ogni persona».

Veglia di preghiera

La giornata di giovedì 27 si è conclusa nella chiesa del Reale Seminario di San Carlo Borromeo con una veglia di preghiera per le vocazioni sacerdotali, rivolta in modo particolare a seminaristi, giovani e famiglie. La chiesa trasmetteva un clima di pietà e raccoglimento nonostante fosse piena.

Uno dei momenti più toccanti della giornata è stato ascoltare la voce ferma di san Josemaría risuonare dagli altoparlanti. Attraverso una registrazione, il fondatore dell’Opus Dei raccontava la propria vocazione, mentre centinaia di presenti — giovani, sacerdoti e famiglie — ascoltavano in silenzio, nella penombra della chiesa.

Durante la veglia c’è stato spazio anche per alcune testimonianze. Particolarmente significativa quella dei genitori di un sacerdote originario di Calanda, e quella di David, un seminarista che ha condiviso il suo cammino di conversione: dagli studi di ingegneria all’ingresso nel seminario di Saragozza. Non sono mancati momenti di preghiera, canti e parole del cardinale, che ha concluso la veglia con una solenne benedizione eucaristica con il Santissimo Sacramento.


Per l’occasione è stata pubblicata un’immagine commemorativa, disponibile anche in italiano:

Clicca qui per scaricare l'immagine


Contenuti utili:

Testi sulla vocazione di san Josemaría dalla biografia di Andrés Vázquez de Prada

San Josemaría parla della sua vocazione da sacerdote (video)

San Josemaria prima di diventare sacerdote