L’eco di una benedizione

Che vi moltiplichiate come la sabbia delle vostre spiagge, come gli alberi delle vostre montagne, come i fiori dei vostri boschi (...)”. Sono queste le prime parole con cui san Josemaría benedisse la moltitudine che nel 1974 si riunì nel Palacio Mauá.

“Che vi moltiplichiate come la sabbia delle vostre spiagge, come gli alberi delle vostre montagne, come i fiori dei vostri boschi (...)”. Sono queste le prime parole della benedizione che il fondatore dell’Opus Dei compose e pronunciò spontaneamente per benedire la moltitudine che nel 1974 si riunì nel Palacio Mauá, durante il suo soggiorno in Brasile. Quasi 30 anni più tardi, il cardinal Hummes, arcivescovo di São Paulo, ha ripetuto queste stesse parole per impartire la benedizione, con una reliquia di san Josemaría, ai partecipanti alla celebrazione della prima festa del santo, chiedendo la sua intercessione per tutta la diocesi di São Paulo.

Moltiplicatevi "come la sabbia delle vostre spiagge, come gli alberi delle vostre montagne, come i fiori dei vostri boschi".

Trascorsi alcuni mesi dalla sua riapertura, la cattedrale metropolitana ha accolto la prima concelebrazione solenne in onore di san Josemaría. Anche se la sua festa è il 26 giugno, la cerimonia si è svolta sabato 28 giugno. Prima delle 10 del mattino, la chiesa, che contiene 8.000 persone, era piena. La Santa Messa, presieduta dal cardinal Hummes, è stata concelebrata dal vicario regionale della Prelatura dell’Opus Dei in Brasile, mons. Vicente Ancona-Lopez, dal vicario della cattedrale e altri venti sacerdoti.

La cerimonia si è svolta in modo singolare. Infatti, dopo 90 anni, nella cattedrale è stata posta l’ultima pietra: la prima era stata collocata il 3 luglio 1913. È di stile neogotico, con un bugnato inciso ed ha un’estensione di 5000 m2. Nei tre anni di restauro – terminato nel settembre dell’anno scorso – sono stati innalzati i quattordici torrioni che mancavano per completare la costruzione secondo il progetto originale.

L' amore di san Josemaría per le "ultime pietre".

Nell’omelia “Lavoro di Dio” san Josemaría ricorda un aneddoto che riflette graficamente il suo amore per le ‘ultime pietre’: “Una volta mi misi a cercare nel Rituale romano la formula per la benedizione dell'ultima pietra di un edificio, la pietra più importante, perché riassume, simbolicamente, il lavoro intenso, coraggioso e perseverante di molte persone, per molti anni. Rimasi molto sorpreso nel constatare che non esisteva (...). Il lavoro di ciascuno, il lavoro che impiega le nostre giornate e le nostre energie, deve essere un’offerta degna per il Creatore, operatio Dei, lavoro di Dio e per Dio: in una parola, dov'essere un'opera completa, impeccabile.” (Amici di Dio, 55). Con queste parole insegnava alle persone di tutte le condizioni a realizzare il loro lavoro fino ai particolari più minuti.

La processione d’ingresso è iniziata sotto gli archi ogivali della cattedrale, accompagnata dal canto dell’antifona Lauda Ierusalem. Il silenzio e il raccoglimento dei fedeli che assistevano alla Messa hanno ricordato alcuni momenti della canonizzazione di san Josemaría, il 6 ottobre 2002. Molti dei presenti erano, quel giorno, a Piazza San Pietro a Roma.

Il lavoro di ciascuno deve essere lavoro di Dio e per Dio: in una parola, dov'essere un'opera completa, impeccabile.” (Amici di Dio, 55).

Nell’omelia il cardinal Hummes ha animato i fedeli a realizzare un intenso apostolato in mezzo al mondo, con l’invito a intraprendere una “missione continua” di evangelizzazione a cui spingeva costantemente il fondatore dell’Opus Dei. Prima del termine della celebrazione, il vicario regionale dell’Opus Dei in Brasile, ha commentato brevemente la storia dell’amicizia di san Josemaría con l’arcidiocesi di São Paulo e con i suoi pastori: il cardinal Motta, arcivescovo di Aparecida nel 1974, don Agnello Rossi, che partecipò alla beatificazione e don Paulo Evaristo Arns, col quale san Josemaría stette nel 1974 durante il suo soggiorno in Brasile. Mons. Ancona-Lopez ha raccontato che anche don Paulo, alla fine della Messa di ringraziamento che ha celebrato il giorno della canonizzazione nel Centro di formazione La Pedreira, ha voluto impartire ai partecipanti la benedizione con la reliquia del nuovo santo, utilizzando la stessa formula della benedizione che ricorda i patriarchi: “Che vi moltiplichiate (...) come il gorgheggio dei vostri uccelli, come le stelle che brillano nella notte, come i chicchi aromatici del vostro caffè”