Com'era la devozione di san Josemaría all'Eucarestia?

Durante la Settimana Santa a Roma, mons. Javier Echevarría racconta la devozione di san Josemaría verso il sacramento dell'Eucaristia.

Andreia, una ragazza brasiliana che ha fatto la sua Prima Comunione durante la Settimana Santa a Roma, in un incontro con il Prelato dell'Opus Dei, gli chiede com'era la devozione di san Josemaría all'Eucarestia.

Domanda:

Padre, mi chiamo Andreia e vengo dal Brasile. Prima di tutto vorrei ringraziarla per il suo viaggio in Brasile nel 2010. L'aspettiamo per la Giornata Mondiale della Gioventù a Rio de Janeiro nel 2013.

"Non basta recitare una giaculatoria. Lui deve essere il nostro Dio e Signore in tutti i momenti, in tutte le occupazioni della nostra vita". (mons. Javier Echevarria)

Ho conosciuto l'Opera attraverso un'amica dell'Università nel 2010. Ero battezzata ma non praticante. Farò la Prima Comunione qui a Roma e raccomanderò tutte le sue intenzioni quando avrò Gesù con me per la prima volta.

Padre, quest'anno ricorre il centenario della Prima Comunione di san Josemaría e Lei che è vissuto così vicino a lui potrebbe dirci qualcosa sulla sua devozione all'Eucarestia? Come possiamo aumentare la nostra devozione a Gesù Sacramentato?

La risposta del prelato:

Mi dà molta gioia la tua Prima Comunione e ciò che tu hai nella mente, non so quanti anni hai e non te li domanderò. Pensa che il Signore ti sta aspettando dal giorno del tuo Battesimo perché tu lo riceva nel tuo cuore e lo porti nella tua vita e perché tu l'accolga nella tua anima e nel tuo corpo come lo fece la Vergine Maria.

Ringrazia molto il Signore per la fiducia che ha riposto in te. Amalo, molto. Contraccambialo... Non possiamo contraccambiarlo con l'amore che Egli ha per noi, però, possiamo servirci di questo Suo amore per diventare più forti e corrispondere con quell'amore che Egli ha messo nel nostro cuore.

San Josemaría aveva la certezza che in quel pezzo di pane, Corpo e Sangue, anima e Divinità di nostro Signore, c'è Lui che ci sta aspettando.

Sì, san Josemaría ebbe molta devozione all'Eucarestia. Lo posso assicurare perché l'ho aiutato a dire Messa molte volte. Si vedeva tantissimo come cambiava il modo di parlare con il Signore, dopo le parole della Consacrazione quando aveva Dio nelle sue mani amava parlargli con delicatezza e non solo in quel momento ma lo ha fatto sempre. Mentre alzava l'Ostia Santa e il Calice diceva al Signore: "Dominus meus et Deus meus", Signore mio e Dio mio.

Ma non basta recitare solo una giaculatoria. Lui deve essere il nostro Dio e Signore in tutti i momenti, in tutte le circostanze e in tutte le occupazioni della nostra vita. E subito dopo, aggiungeva: Adauge nobis fidem, spem et caritantem!

“La nostra anima non ardeva d'amore quando parlava con noi?”

La sua certezza che in quel pezzo di pane, che già non è più pane ma Corpo e Sangue, anima e Divinità di nostro Signore Gesù Cristo, c'è Lui che ci sta aspettando. Per questo, quando passava davanti ad ogni oratorio faceva una genuflessione fatta bene, piena di fede e di amore, sapendo che l'adorazione a Cristo doveva continuare per tutta la giornata e in tutti i momenti.

A san Josemaría piaceva molto la scena evangelica dei discepoli di Emmaus. Quando i due uomini senza speranza tornano al loro paese pensando che Gesù abbia fallito, egli appare loro sulla strada facendosi riconoscere allo spezzare del pane. E si dicono l'un l'altro: “La nostra anima non ardeva d'amore quando parlava con noi?”

Chiedi al Signore che ti faccia ardere d'amore quando Lui vuole.