Il parco del Magliano, a Marina di Massa, tra via Rossini e il lungomare di Levante, è diventato “Parco San Josemaría Escrivá”. Si tratta di un parco di tre ettari attrezzato con giochi per bambini e famiglie, un bar e un ristorante “Ristoro”, con un ingresso lato mare e lato monti. La genesi dell’iniziativa si può ritrovare nell’attività di un gruppo di amici: Rolando Silvestri di Lucca, Fabrizio Panesi, Antonio Greco, Gabriele Bechini, Lorenzo Lepore, Umberto Zangani, Giuseppe Buffoni, Emilio Betti, che già da diversi anni si incontrano a Massa, coinvolgendo sempre più persone, per approfondire il messaggio del fondatore dell’Opus Dei.
All'inaugurazione sono intervenuti il vescovo di Massa fra Mario Vaccari, il sindaco di Massa Francesco Persiani, l'assessore alla toponomastica Marco Guidi e altri rappresentanti delle istituzioni civili, alla presenza del vicario dell’Opus Dei per l’Italia, don Normann Insam. Dopo l’inaugurazione del sindaco e la benedizione del vescovo, don Normann ha ricordato che san Josemaría, definito da san Giovanni Paolo II il santo dell’ordinario, sarebbe stato molto felice di essere associato ad un luogo per famiglie e per bambini, “dove poter trovare Dio anche nei momenti di svago e di gioco. Riassumere un santo - ha spiegato don Normann - è molto difficile, ma penso che lo spirito che ci ha trasmesso era di santificare le realtà quotidiane ed è quello che stiamo facendo oggi. Il mondo è bello e per cambiarlo, dobbiamo per prima cosa amarlo”.
Dopo l’intitolazione del parco si è tenuto un incontro presso la parrocchia di San Giuseppe ai Ronchi per far meglio conoscere il messaggio del santo. Attraverso una serie di testimonianze di uomini e donne è emerso il rapporto personalissimo che ciascuno degli intervenuti ha con il santo. Don Michele Dolz, che lo ha conosciuto in vita, ha ricordato come per san Josemaría fosse importante che i ragazzi studiassero sul serio per poter poi meglio servire la società con il loro lavoro, e a ciò hanno fatto eco i ricordi di Roberta e Salvo Maccarone (lei neuropsichiatra, lui ortopedico a Pisa) che conobbero l’Opus Dei a Catania proprio da studenti.
Rolando Silvestri ha raccontato degli incontri con gli amici a Massa, Massimo e Giovannella Marianeschi, di Pistoia, hanno raccontato di come san Josemaría abbia inciso nel loro lavoro (di dirigente lui e di insegnante lei); l’attrice Giorgia Morese, che vive a Pietrasanta, – con vivacità e ironia - , ha spiegato come il suo rapporto con il santo sia stato mediato dall’incontro con Pippo Corigliano e con un libro, “Preferisco il Paradiso”, che è uno dei suoi preferiti. Antonella Martini, originaria della provincia di Massa e professore di ingegneria gestionale all’università di Pisa, ha connesso le tracce della vocazione di san Josemaría con le tracce del suo incontro con lui, che ne ha poi determinato l’orizzonte del suo impegno umano e cristiano.
Il vescovo fra Mario Vaccari ha preso la parola alla fine, confidando di aver conosciuto san Josemaría attraverso la lettura del libro Cammino, che una sua parente gli aveva fatto avere all’epoca dell’università, e ringraziando Dio per aver scoperto una nuova “perla” nella sua diocesi: "Bisogna ringraziare per i doni della vita, - ha concluso fra Mario - di cui spesso non ci rendiamo conto. Dio ci dà tante cose, tra le quali la vita".