“Dio ci parla alla maniera umana”: il Signore si mette a nostra disposizione per farsi comprendere meglio da noi. Lo fa attraverso la liturgia, che non è solo un insieme di azioni rituali di superficie, ma un modo di entrare in rapporto con Dio.
Meditare sulla Messa insieme a papa Francesco
La domanda dell’apostolo san Tommaso (cfr Gv 20,25), di poter vedere e toccare le ferite dei chiodi nel corpo di Gesù, è il desiderio di potere in qualche modo “toccare” Dio per credergli. Ciò che San Tommaso chiede al Signore è quello di cui noi tutti abbiamo bisogno: vederlo, toccarlo per poterlo riconoscere. I Sacramenti vengono incontro a questa esigenza umana. I Sacramenti, e la celebrazione eucaristica in modo particolare, sono i segni dell’amore di Dio, le vie privilegiate per incontrarci con Lui.
(Catechesi di papa Francesco sulla Santa Messa, 8/11/2017)
La Messa nel Catechismo della Chiesa Cattolica
688. La Chiesa, comunione vivente nella fede degli Apostoli che essa trasmette, è il luogo della nostra conoscenza dello Spirito Santo:
- nelle Scritture, che egli ha ispirato;
- nella Tradizione di cui i Padri della Chiesa sono i testimoni sempre attuali;
- nel Magistero della Chiesa che egli assiste;
- nella Liturgia sacramentale, attraverso le sue parole e i suoi simboli, in cui lo Spirito Santo ci mette in comunione con Cristo;
- nella preghiera, nella quale intercede per noi;
- nei carismi e nei ministeri che edificano la Chiesa;
- nei segni di vita apostolica e missionaria;
- nella testimonianza dei santi, in cui egli manifesta la sua santità e continua l'opera della salvezza.
San Josemaría e la Messa
E invece bisogna rivolgersi a Lui con familiarità e con fiducia, come la Chiesa ci insegna mediante la Liturgia. Allora conosceremo meglio Nostro Signore e allo stesso tempo ci renderemo conto molto di più che chiamarsi cristiani è veramente un dono immenso: scopriremo tutta la grandezza e tutta la verità di quella divinizzazione, di quella partecipazione alla vita divina di cui prima parlavo.