Montse era una ragazza sportiva, molto attiva, sempre impegnata; le sue preferenze andavano dalla pallacanestro, alla sardana – ballo tipico della Catalogna –, al teatro (tutti ricordano la maestria con cui, nel corso dell’ultima estate in vacanza, recitò la parte di una simpatica vecchietta). Era nata a Barcellona il 10 luglio 1941, seconda di nove figli di Manuel Grases Codina e di Manuela García Camporro. Cresciuta in una famiglia numerosa, era di carattere aperto, portato all’amicizia e di piacevole compagnia.
Questa nuova biografia, scritta da don Flavio Capucci e pubblicata dalle Edizioni Ares, ripercorre la storia di questa ragazza catalana che faceva parte dell’Opus Dei come numeraria. Visse con spirito cristiano la malattia che, seppur debilitandola gravemente, non le impedì di continuare a contagiare le amiche con la vitalità e la gioia che Dio le concedeva. Nel 1962 è stata aperta la causa di beatificazione e prosegue tuttora nelle varie fasi dell’istruttoria.
La sua storia è ricostruita attraverso le testimonianze delle persone che la conobbero e l’amarono, e da documenti del processo di beatificazione in corso. Ne viene fuori un ritratto di una ragazza capace di prendersi cura e di entrare in contatto con gli altri. La sua allegria e la sua visione soprannaturale hanno aiutato molti giovani a vedere in lei un modello di gioiosa offerta di sé nella vita ordinaria. Una giovane piena di vita, sempre pronta a prendere l'iniziativa non per volontà di protagonismo, ma perché gli altri contavano molto per lei.
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